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Avellino – L’ente di Piazza del Popolo annuncia la volontà di spostare le corse dei pullman, o una parte di essa, dai terminal attuali, principalmente quello di Borgo Ferrovia e le corse scolastiche di piazza Kennedy. Due operazioni parallele condotte da attori diversi.

Nel primo caso è stato il consigliere Udc, Alberto Bilotta, a chiedere che venga delocalizzato il terminal di Borgo Ferrovia nei pressi del campo sportivo. «Molto meglio spostare le corse nello spiazzale della stazione. Gli utenti otterrebbero maggiore comfort e anche la vivibilità del quartiere ne guadagnerebbe». Una proposta che ha incontrato il favore dell’assessore ai Trasporti, Costatino Preziosi. «Il vecchio comodato d’uso per lo spiazzale con Ferrovie dello Stato è scaduto. Ne chiederemo uno nuovo, appena ce lo concedono spostiamo le corse».

L’intero sistema del trasporto pubblico, però, sarà al centro di un tavolo, la prossima settimana, con l’A.Ir. così come ha annunciato il sindaco Foti. Dagli autobus cittadini, fino alle corse scolastiche e ai lavori dell’Autostazione. Un summit per fare il punto della situazione e trovare le soluzioni migliore per gli utenti e la città. «Ho già avuto un incontro con l’amministratore dell’A.Ir., Alberto De Sio – spiega il primo cittadino – per parlare delle modifiche da apportare al trasporto pubblico locale in seguito alla chiusura del ponte della Ferriera. Ne abbiamo approfittato anche per parlare degli altri problemi».

Un incontro informale, dunque, quello che c’è stato in questi giorni, a cui seguirà una conferenza dei servizi lunedì. «Parleremo sempre dei nuovi itinerari di percorrenza, ma voglio affrontare anche l’alleggerimento di piazza Kennedy dai bus scolastici e verificare anche i tempi ripartenza per i lavori di completamento dell’Autostazione». Lo spostamento delle corse da piazza Kennedy dovrebbe completare, quindi, il piano antinquinamento partito oggi, con l’istituzione delle domeniche ecologiche visto anche l’allarme per le polveri sottili nell’aria. Ma è la questione Autostazione che dovrà essere affrontata con maggior rigore, visto che si tratta di un’opera ormai decennale e su cui gli annunci si sono sprecati in questi anni.

«Loro dicono – spiega Foti riferendosi all’A.Ir. – di voler chiudere in 3 mesi i lavori, ma, siccome ho esperienza nei lavori pubblici, non mi fido molto. Per questo voglio che il tutto venga certificato per iscritto durante una conferenza dei servizi che convocheremo lunedì».

Marco Imbimbo