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Avellino – L’atto decisivo è stato firmato dal dirigente alle Finanze, Gianluigi Marotta, e serve a chiudere un iter lungo che a tratti è stato anche pericoloso perché l’ex Dogana ha rischiato di finire all’asta. A Piazza del Popolo, però, sono stati bravi a far valere le proprie ragioni e bloccare l’incanto pubblico, sottolineando l’importanza storica dell’edificio su cui resto valido il vincolo di pubblica utilità emesso dal Ministero dei Beni Culturali nel 2012.

Con il documento sottoscritto dal Comune, l’ente si impegna formalmente ad entrare in possesso dell’edificio, ma prima di giungere all’esproprio vero e proprio bisognerà trovare un accordo economico con i proprietari dell’ex Dogana. La famiglia Sarchiola, infatti, non ha ritenuto congrua la somma proposta dal Comune, circa 450 mila euro, e ha nominato dei periti di parte per una valutazione.

In attesa, dunque, di definire l’indennizzo che il Comune dovrà agli attuali proprietari, l’atto formalizzato dall’ente serve a tracciare una linea chiara sulla volontà dell’amministrazione che è quella di giungere il prima possibile all’acquisizione dello storico edificio. Superata questa fase, però, se ne aprirà una ancora più delicata: la ristrutturazione della Dogana e il suo utilizzo.

Marco Imbimbo