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Avellino – Alla vigilia del congresso Pd del 29 ottobre ci sono alcuni punti fermi. Il Nazareno ha nominato commissario straordinario, David Ermini, che “avrà il compito di gestire la fase del tesseramento per l’anno 2017 e il percorso congressuale che porterà all’elezione del nuovo segretario e dell’assemblea provinciale entro e non oltre il 29 ottobre 2017”.

Per quanto riguarda le tessere “al pari delle regole stabilite per i Congressi Provinciali ordinari, l’elettorato attivo è riservato a tutti gli iscritti presenti nell’anagrafe certificata 2016 e ai nuovi iscritti alla data del 25 settembre 2017”. Dunque, questa volta, non ci dovrebbero essere limiti: tessere on line o cartacee, porte aperte a tutti a Via Tagliamento.

Altra certezza: non sarà un congresso unitario. Le divisioni restano, anzi lo scontro ora si fa duro. Il direttorio non è la guida politica indiscussa: il senatore Enzo De Luca, i deputati Valentina Paris e Luigi Famiglietti e la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio non sono più i maggiori i azionisti del Pd. Soprattutto dopo il caos nell’organizzazione dell’ultimo Congresso non fidano l’uno dell’altro. Famiglietti si era impegnato per fare il Congresso il 23 luglio per essere poi sconfessato dal resto del direttorio. E Paris attacca la segretaria regionale dem Assunta Tartaglione per non aver saputo coordinare il tutto.

Mentre gli avversari del direttorio guadagnano terreno. Ad esempio, c’è Angelo D’Agostino, deputato di Scelta Civica, che potrebbe fare il suo ingresso ufficiale nel Pd proprio in occasione del prossimo tesseramento. C’è Gianluca Festa, consigliere comunale e provinciale, che ha incassato  numerose tessere e trova come alleato proprio D’Agostino. A scardinare la leadership del direttorio c’è infine il sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro che ha visto crescere in maniera notevole la sua influenza nel Pd irpino, trovando vasto seguito tra i dem del consiglio comunale della città.