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Avellino – Dissesto idrogeologico in Campania, in arrivo 30 milioni per i primi interventi di manutenzione del territorio. 6 milioni saranno destinati alla provincia di Avellino. Lo ha affermato questa mattina il vicepresidente della Giunta Regionale, Fulvio Bonavitacola, nel corso del convegno organizzato dal Genio Civile, dal titolo “Dissesto idrogeologico e pianificazione comunale di protezione civile”.

“Il dissesto idrogeologico è il tema dei tempi per la nostra regione, nel presente e nel futuro”, ha sottolineato Bonavitacola. “E’ un tema ambientale ma anche economico, non possiamo far finta di nulla. Per questo motivo –ha  aggiunto – abbiamo chiesto al Governo di stornare 30 milioni del Patto per il Sud per interventi di manutenzione primaria del territorio”.

Prima del suo intervento al tavolo dei relatori composto da Maria Tirone, prefetto di Avellino, Domenico Gambacorta, presidente della Provincia e Claudia Campobasso, dirigente Genio Civile, il vicepresidente ha risposto ad alcune domande  ed in particolare  si è soffermato sulle questioni dell’ex Isochimica e  sul tema dell’acqua.

D’accordo con il Comune di Avellino, sull’ex Isochimica di Pianodardine stiamo rispettando tutti i tempi – ha subito chiarito- La Regione Campania, mai come questa volta, sta mantenendo gli accordi presi. Anche per quanto riguarda l’emergenza idrica stiamo intervenendo sul grande tema della dispersione idrica, con progetti necessari a rendere moderne le reti. Poi in merito al delicato argomento dell’acqua che l’Irpinia concede alla Puglia, credo che con gli ultimi interventi sulla diga di Conza e con gli ultimi accordi, si può immaginare di arrivare quanto prima a far in modo che l’acqua resti patrimonio essenziale della provincia di Avellino”.

Il convegno di oggi  è  servito ad avviare un confronto a più voci utile ad affrontare le diverse ermergenze che in molti casi sono legate alla natura stessa dell’Irpinia. Si è parlato, infatti, degli scenari del rischio idrogeologico in Irpinia, del sistema di protezione civile che è la prima risposta al territorio e dei piani di emergenza comunali.