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E’ stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliare la persona accusata di corruzzione per avere rilasciato fasle attestazioni  per partecipare ad un concorso per personale Ata in cambio di mazzette di duemila euro. Smascherato anche il suo complice che invece è stato sospeso dall’esercizio del pubblico ufficio con divieto di svolgere le attività inerenti l’ufficio da lui presiedut per i prossimi 12 mesi . Ma della fitta e redditizia attività illecita potrebbero fare parte altri complici. Due gli istituti che rilasciavano le attestazioni false, uno di Avellino e l’atro di Santa Maria Capua Vetere.

 E’ giunta ad una svolta l’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Avellino e portata avanti dal Comando Provinciale dei carabinieri di Avellino agli ordini del colonnello Massimo Cagnazzo.

 Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, svoltasi alla presenza del procuratore dott. Rosario Cantelmo, sono stati forniti i dettagli dell’operazione. Intanto, per scelta  della Procura, non sono stati forni i nomi delle persone coinvollte “perchè– ha precisato  il procuratore Cantelmo- è un scelta deontologica ed è più importante che la gente sappia e conosca i fatti. Intanto rivolgo il mio appello a quanti sono finiti nella rete a farsi avanti e a collaborare con noi “.

L’attività investigativa infatti va avanti con l’obiettivo di indentificare altri complici.

L’inchiesta è partita dalla denuncia fatta da una persona,che per ottenere l’attestato falso, ha dovuto dar seguito alle richieste fatte dal corruttore. In effeti, come ha precistao il comandante Cagnazzo, le attestazioni eranofalse ma venivano rilasciate senza che nessuno frequentasse i corsi. In sostanza nessuno frequentava le sedute nè veniva sottoposto a verifiche prima del rilascio del documento.

Ribadita l’estraneità della Cisl di Avvellino presso i cui uffici il corruttore stava portanto avanti l’azione delittuosa.

Oltre al corso per operatore sociale c’ra anche quello per la patente europea per il computer.

Uma vera e propria aazione criominosa  che andava avanti da molto tempo e grazie alla quale, si presume, ci sia  stato un significativo guadangno per il corruttore. Proprio quest’ultimo, nonostante fossere partite le indagini, ha continuato ad agire proponendo, negli ultimi tempi, degli sconti alle persone che, probabilmente alla ricerca disperata di un lavoro, erano disposte a tutto.

 Sempre gli inquirenti, nel corso delle intercettazioni, hanno appurato diversi tentativi da parte di chi era in trappola di sollecitare affinchè venissero elimiate le tracce di documenti ed altro ancora.

Le ipotesi di reato sono quelle di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, e di falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale e sospensione dall’esercizio dal pubblico ufficio con divieto di svolgere le attività inerenti a tale ufficio per la durata di 12 mesi.