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di Tiziana Urciuoli

Avellino – Con l’arrivo dei primi freddi comincia a fare capolino anche l’influenza per la verità arrivata in ritardo viste le temepature calde registrate fino a qualche giorno fa e ritenute anomale dagli esperti. E mentre il mese di ottobre non ha allarmato,  questo mese di novembre sta già facendo registare diversi casi di influenza. Quella  datata 2017/2018  ripropone sintomi specifici: mal di testa, dolori articolari, non necessariamente aumento della temperatura corporea, stanchezza e astenia. Possono anche comparire sintomi a carico delle vie respiratorie con mal di gola fastidioso  che sfocia poi in  tosse persistente e raffredore.

Poi c’è la forma di tipo gastrointestinale che si manifesta con vomito e problemi intestinali  che può provocare, nelle forme più gravi, anche i sintomi della disidratazione. Perciò i medici  consigliano di evitare cibi che acidificano lo stomaco che potrebbero provocare ulteriori irritazioni allo stomaco. In questo caso rimane fondamentale la dieta alimentare almento per qualche giorno con il ricorso a fette biscottate, mele grattugiate, riso e bere tanta acqua.

Intanto presso l’Asl di Avellino è comunciata la campagna per vaccinarsi. In particolare si è già provveduto a distribuire a tutti i medioci di base il medicinale anti- influenzale ed è comunque disponibile presso tutti i distretti sanitari di residenza.

La capacità di copertura del vaccino di quest’anno  va da una probabilità minima del 75% a quella ottimale del 95%.
I soggetti a rischio sono soprattutto gli over 65enni (per i quali il vaccino è gratuito) e i bambini (di età superiore a 6 mesi) nonché adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, renale, diabetici e le donne nel primo trimestre di gravidanza.

Il dottore Giampaolo Palumbo, Bed manager dell’Ospedale Moscati di Avellino assicura:” Il vaccino è ben tollerato da tutti  quindi non ci sono controindicazioni, anzi. Soprattutto i soggetti a rischio come gli asmatici, le persone con allergie, i medici e chi solitamente ha contatti con il pubblico può assumere il farmaco. Va bene anche per i bambini. In questi anni si è registrata una significativa riduzione dei casi di influenza. In passato, purtroppo,  si sono registrati   decessi per le complicazioni dell’influenza che hanno creato forti preoccupazioni. Per questo è fondamentale  la campagna vaccinale- conclude il dottore Palumbo”.