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Abbiamo comunicato agli studenti l’esito dell’incontro tenutosi due giorni fa a Roma presso il Ministero . Gli organi competenti ci hanno purtroppo detto che non possono intervenire ribadendo che è compito dell’Amministrazione  provinciale risolvere il problema” – spiega Pellegrino Lepore rappresentante d’istituto del Mancini.

Non si placa l’indignazione degli studenti del Liceo “Mancini”che rilanciano la ferma intenzione a volere  partecipare al nuovo vertice di mercoledì 20 dicembre in Prefettura. Al tavolo, presieduto dal Prefetto Maria Tirone, ci saranno tutte le parti interessate.

I ragazzi stamane sono tornati in assemblea. Sembra proprio che i 1200 alunni del liceo scientifico sequestrato da due mesi possano riprendere la protesta per strada. E potrebbe ritornare il caos.I turni pomeridiani per i ragazzi sono inaccettabili. Lamentanto principalmente che fino  ad oggi  non siano stati raggiunti accordi seri e precisi. Riunioni, incontri e vertici ma, poi nulla di fatto. 

Dalla Provincia tutto tace. Idem dalla Regione e  dal provveditorato.  Potrebbe tornare la protesta?  Ebbene sì. Gli studenti vogliono fatti non parole. Per ora l’unica cosa certa è che si continuano ad effettuare i doppi turni e per loro attività didattiche pomeridiane, ma risposte sul futuro dell’edificio di via De Concilii non ce ne sono.

 Così come sono rimaste inevase le sollecitazioni di cambiare le turnazioni prevedendo lezioni di mattina anche per loro. Una condizione che dovrebbe contemplare il recupero di altre aule per  il “Mancini”, fermo restando l’impossibilità, emersa nelle ultime settimane, da parte della scuola Media Solimena,  a confermare le nove aule dell’edificio già in dotazione allo scientifico.

La preoccupazione del liceo scientifico è quella di mantenere alta l’attenzione soprattutto in vista della lunga pausa natalizia.