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di Michael Mambri

AvellinoNella serata di ieri si è svolta la cerimonia del taglio del nastro che ha inaugurato definitivamente la manifestazione “Il Calcio nei Quartieri”. Presenti nella struttura di via Ubaldo Leprino diversi organi di informazione e tre calciatori dell’Avellino: Luca Lezzerini, Leonardo Morosini e Duilio Evangelista (quest’ultimo nativo proprio di Rione Mazzini), i quali hanno animato i cuori dei bambini facendo foto e firmando qualche autografo.

Dopo il taglio del nastro ad opera di uno dei tanti giovanissimi presenti, è stata la volta delle presentazioni degli ospiti a cura di Pamela Solazzo che ha chiamato a raccolta i tre calciatori irpini e l’organizzatore del torneo. Brevi le dichiarazioni delle due pedine di mister Novellino. Il portiere ha espresso la sua gioia di essere ad Avellino, soffermandosi sul calore del pubblico e della piazza, mentre il pezzo da 90 del mercato irpino, presentato come il Messi di Avellino, con grande umiltà si è defilato dall’eccessivo accostamento al fuoriclasse argentino puntualizzando che darà il 100% per essere ricordato come il “Morosini di Avellino“. Parole più romantiche da parte di Dulio Evangelista che, ricordando le innumerevoli volte in cui ha calcato il prato verde di Rione Mazzini, è rincuorato dal ripristino del torneo perché darà modo ai bambini di continuare a sognare con un pallone tra i piedi.

Dulcis in fundo, prende parola l’organizzatore Mattia Mongelli che, nel ricordare e ringraziare l’impegno dell’amministrazione comunale, in particolare della consigliera di Maggioranza Mafalda Galluccio, spiega quanto possa essere importante il calcio in periferia: “Nei quartieri giocare a pallone è tutto ciò che si può fare – dice – ripristinare questa manifestazione è stata una cosa importante perché significa dare credito ai bambini e farli crescere in maniera positiva”. “Magari – prosegue – un domani qualcuno realizzerà il sogno di diventare calciatore professionista e si ricorderà di quando correva su questo prato”.

“ Posso solo dire grazie all’amministrazione – conclude – al F.C.Avellino, che ci ha dato una grande mano sotto il profilo burocratico, e infine ai ragazzi del rione, i quali anche con un piccolo ausilio, hanno fatto la loro parte per ridare la vita a quello che è, e sempre sarà, una manifestazione unica“.