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  Si è tenuto questa mattina,  nella sala conferenze della Comando provinciale dei Carabinieri, il saluto del comandante Ten. Colonnello Franco Di Pietro alla città di Avellino,   a tutta la provincia Irpina e alla stampa. Prossimo ad abbracciare un nuovo incarico a Nuoro,  il comandante  ha lasciato la caserma di Via Roma al Colonnello Massimo Cagnazzo originario di Napoli. “ E’ un’emozione che dura da giorni – ha detto il comandante Di Pietro – un sentimento contrastante di felicità, nell’abbracciare una nuova terra e  nell’iniziare una nuova sfida, ma che allo stesso tempo mi lascia un pizzico di malinconia visto che dovrò abbandonare questa bella provincia “.

 “ Avellino – continua – è un territorio che merita di essere difeso e deve essere difeso. Questa terra gode di una situazione migliore rispetto ad altre province, ma ciò non deve mai fare abbassare la guardia “. Di Pietro, nel rispetto di ogni operazione eseguita in questi due anni, ha ricordato due momenti particolari.  “ Farei un torto a qualcuno dei miei comandanti se elencassi qualche operazione trascurandone altre, ma forse due casi meritano maggiore attenzione. Il primo, quando il nucleo investigativo ha tratto in arresto, nel Mandamento, persone che si erano rese protagoniste di reati, ed erano in procinto di costituire una nuova organizzazione delinquenziale. Il secondo momento, più riflessivo,eseguito grazie al supporto di tutti i reparti, quando abbiamo indagato a fondo sulle amministrazioni che potevano essere oggetto di attenzione da parte di criminalità organizzata, e siamo riusciti ad arrivare ai veri autori dei reati che non appartengono ad associazioni criminali. L’attività è tutt’ora in corso, ed è volta all’identificazione di autori di altri reati “.

Dunque sulla legalità nelle pubbliche amministrazioni irpini c’è ancora molto da fare.  “Le pubbliche amministrazioni –  ha spiegato– hanno un’autonomia e una gestione che gli permette di fare delle scelte, le quali devono essere frutto di decisioni condivise all’interno e ognuno di noi ha una responsabilità. C’è da lavorare. Come carabinieri noi abbiamo il dovere di preservare e di monitorare tutto quello che può sembrare degno di attenzione“.

Il Comandante  ha espresso  parole anche sul suo successore e sulla  collaborazione che la cittadinanza irpina ha dimostrato nel corso di questi due anni.  “ Il mio successore è un collega di una professionalità elevatissima e non avrà bisogno dei miei consigli. Ovviamente gli lascerò delle indicazioni del lavoro svolto dai colleghi nelle tracce che gli serviranno come spunto, ma sono certo che farà un ottimo lavoro a prescindere dalle indicazioni che gli lascerò “.

“ Per quanto riguarda i cittadini – ha  concluso – non posso che proferire belle parole a loro riguardo, in quanto hanno sempre collaborato dimostrandosi vicini all’Arma. Questo particolare legame è quello che ci fa più piacere, perché è ciò che abbiamo sempre cercato di realizzare”.

Michael Mambri