- Pubblicità -
Tempo di lettura: 5 minuti

Avellino –  Anche l’Ordine dei commercialisti di Avellino, guidato da Francesco Tedesco in prima fila ieri alla cerimonia di consegna degli Attestati di specializzazione per i professionisti che hanno ultimato il ciclo dei due corsi avviati dalla Saf, la Scuola di Alta specializzazione di Napoli Metropolitana, a inizio anno. Duecento ore di formazione per 57 partecipanti, da oggi “specialisti” in risanamento e assistenza alle imprese in difficoltà e in valutazione d’azienda e riforma del bilancio. Tramontata l’era del professionista tuttologo, la Saf di Napoli presieduta da Antonio Tuccillo “sforna” i commercialisti del futuro, offrendo concrete opportunità per nuove figure sempre più ricercate dal mercato del lavoro.

Entro il mese di febbraio partiranno i nuovi corsi focalizzati su contenzioso tributario e bilancio degli enti pubblici. “Tramontata l’era del professionista tuttologo – spiega Tedesco – ci avviamo verso una sempre maggiore specializzazione sul modello di quanto già avviene per medici e avvocati. Certo, nel nostro caso, non esiste ancora un riconoscimento normativo per le specializzazioni ma c’è un forte impegno in questo senso da parte del Consiglio nazionale”. Le figure più gettonate dal mercato? “Per il futuro punteremo molto sul contenzioso tributario – aggiunge Tedesco – ma siamo in una fase di startup e gli sviluppi futuri sono molteplici”.

A guidare la Scuola, nata su iniziativa degli Odcec – Ordini dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili – di Napoli, Napoli Nord, Nola, Avellino e Torre Annunziata, è Antonio Tuccillo. Che spiega: “Oggi non esiste più il professionista tuttologo che porta avanti il suo studio da solo. E’ stato superato dalle associazioni professionali che riescono a coprire, tramite un numero maggiore di componenti, tutte le branche di un settore. Auspichiamo che la specializzazione, ormai una tappa necessaria per le nuove generazioni, venga segnalata anche nell’albo professionale”.

Obiettivo della Saf è quello di realizzare percorsi formativi altamente qualificati e riconosciuti volti a valorizzare e tutelare la figura professionale del commercialista. “La Saf si muove su Napoli e Avellino e da sola raccoglie oltre il 70 per cento dei commercialisti della regione. Grazie alla scuola abbiamo oggi più di 50 professionisti che si sono abilitati e hanno finito il corso, di cui una metà specializzati nella materia bilancistica e l’altra nell’assistenza delle aziende in difficoltà – spiega Tuccillo -. Una grande occasione di crescita professionale che si traduce anche in maggiori opportunità di lavoro: basti pensare che gli iscritti in materia fallimentare sono stati già tutti incaricati dai tribunali di competenza”, dice il presidente della Saf. Che è già pronto a lanciare il prossimo ciclo di formazione cui potranno partecipare altri 100 commercialisti. “Entro il mese di febbraio lanceremo i nuovi corsi focalizzati su contenzioso tributario e bilancio degli enti pubblici – dice Tuccillo -. Si tratta di una materia molto diversa dal bilancio delle imprese: una specializzazione utile visto che molti nostri colleghi sono impegnati nelle attività delle pubbliche amministrazioni sia come revisori che come assessori”.

“La figura del commercialista sta vivendo un’importante evoluzione, per molti versi simile a quella dei medici – aggiunge Antonio Ricciardi, direttore Saf Napoli Città Metropolitana – : sono richieste professionalità sempre più specializzate per affrontare campi diversi tra loro. Basti pensare che quello da commercialista è tra gli esami di Stato più difficili da superare proprio perché le materie di studio sono variegate e richiedono una preparazione completa per poter fornire una consulenza efficace e specializzata. Il futuro della professione è ormai delineato: ci saranno commercialisti come medici di base che offriranno consulenze a 360 gradi, ma per problemi specifici, sia imprese private che enti pubblici dovranno rivolgersi a un profilo specializzato. Con la Scuola – dice Ricciardi – siamo in una fase di start up e occorrerà apportare alcune modifiche alimentando il confronto con le altre Saf. Il primo corso ha riguardato le procedure concorsuali delle imprese in una fase congiunturale delicata: la nostra mission era dare al commercialista un profilo diverso da quello di chi si limita a decretare la fine di un’impresa: insomma – conclude Ricciardi – da “becchino” a salvatore delle aziende. Volevamo formare un professionista che provi a salvare l’azienda,a salvaguardare l’occupazione, magari a prevenire le crisi – invece di doverle gestire – attraverso un attento monitoraggio del bilancio”.

Per Vincenzo Moretta, presidente Odcec di Napoli e padrone di casa, “l’alta specializzazione è la scommessa sulla quale hanno puntato i dottori commercialisti con la costituzione della Saf. E’ sinonimo di ulteriore garanzia con l’obiettivo di offrire una consulenza economico-giuridica sempre più efficace. Un percorso che ci trova pronti, qualitativamente e dal punto di vista organizzativo, ad affrontare esperienze più significative, a dare sempre più risposte efficienti agli imprenditori e far sì che il tessuto economico possa avere maggiore impulso da parte della nostra categoria”.

I corsi sono rivolti agli iscritti agli Odcec della stessa Saf, ma sono aperti anche a quelli degli altri Ordini dei commercialisti. I crediti formativi professionali (Cfp) acquisiti mediante la partecipazione possono essere riportati nel computo di quelli necessari per assolvere l’obbligo formativo triennale (a ciascun partecipante sarà attribuito un numero di Cfp in relazione alle effettive ore di presenza in aula). Ad aprire la cerimonia anche Giuseppe Crescitelli, presidente Odcec Torre Annunziata e Domenico Ranieri, presidente Odcec Nola.