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Avellino –  Confartigianato Avellino lancia una serie di proposte ai candidati al Parlamento, al fine di tenere nella debita considerazione le questioni riguardanti l’Artigianato.

La proposta di Confartigianato “Per Tornare a Crescere” pone al centro il “valore artigiano”, quell’insieme di valori storici, tutt’oggi attuali, ai quali ci ispiriamo, che ci consentono di rappresentare gli interessi generali del ceto medio produttivo e di intere comunità e società locali nel difficile percorso per affrontare in modo solidale le sfide della modernità. Un valore artigiano che oggi si confronta con due grandi driver di cambiamento, globalizzazione dei mercati e tecnologie digitali. Due driver che non mettono fuori uso l’artigianato “tradizionale” ma lo abilitano ad essere protagonista del futuro”, spiega Confartigianato Avellino, con il presidente Ettore Mocella.  

Le proposte Confartigianato per la prossima legislatura: Ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario per rendere più competitivo il Paese; favorire l’accesso al credito delle imprese; sostenere la crescita e la competitività; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e l’utilizzo del digitale.

Nello specifico della nostra provincia – dice Mocella – abbiamo sempre evidenziato le difficoltà degli artigiani e delle piccole e medie imprese irpine a accedere al credito. La riduzione dei volumi erogati nel 2016 e nel 2017 è evidente. Le tensioni relative all’offerta di credito stanno producendo effetti significativi sulle Micro e Piccole imprese, che dipendono in larga misura dal sistema bancario ed accedono con difficoltà a canali alternativi di finanziamento. Strumenti alternativi sono ancora poco sviluppati, sia nella componente di finanziamento fornita dalla borsa sia in quella dei canali di finanziamento mobiliari indipendenti dalle banche”.

“Inoltre – prosegue il presidente di Confartigianato – occorre rilanciare la tutela del Made in Irpinia anche con una forte azione tanto a livello locale quanto a livello nazionale ed europeo. È necessario che principi come il “km 0” e la “filiera corta”, che permetterebbero l’inclusione delle micro e piccole imprese del territorio, vengano resi effettivi e valorizzati”. L’impresa artigiana e la piccola impresa con le sue peculiarità (flessibilità, innovazione creatrice, attenzione alla qualità, predisposizione a lavorare in reti informali, etc.) flessibilità e capacità di creare e progettare con dinamismo, incarnano il modello imprenditoriale del futuro. Grazie alle tecnologie digitali, gli artigiani possono creare nuovi prodotti, conquistare nuovi mercati, raggiungere obiettivi prima preclusi. Il tutto senza smettere di produrre bellezza.”