- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro non ci sta e annuncia di voler ricorrere alla vie legali per risolvere l’annosa questione legata all’impianto delle seggiovie del Laceno, nota località sciistica che con l’arrivo della neve viene presa d’ assalto da centinaia di turisti provenienti da tutta Italia.

Il primo cittadino ci tiene a  chiarire i particolari di una vicenda che  rischia di compromettere il futuro sviluppo turistico dell’area. Tutto è stato affidato ai legali che dovranno rimettere ordine. Il problema è legato alla società concessionaria della gestione degli impianti che frena sul progetto di rilancio turistico.

Se Giannoni ritiene di essere ancora il gestore degli impianti li facesse funzionare altrimenti  lasciasse al comune la possibilità di andare avanti con il progetto pilota. Per accedere ai fondi infatti i suoli devono essere liberi da privati”- tuona il sindaco che lamenta la mancata collaborazione da parte dei titolari della concessionaria. “Hanno sempre disertato  gli incontri  convocati dall’Amministrazione.  Occupano l’area  in concessione ma non la fa funzionare provocando enormi danni economici a tutto l’indotto. Inoltre non ha permesso ai tecnici del  di compiere i sopralluoghi. “

Un out out del sindaco Nigro che precisa che  il progetto pilota ha individuato  il Laceno come  riferimento turistico e pertanto si deve procedere all’ammodernamento delle  seggiovie, che non rispondono  più alle esigenze di un turismo moderno . Inoltre nell’intervento sono previste  anche  la bonifica del lago,  che diventerà un’oasi naturalistica, e  l’apertura  delle grotte del Caliendo  che potranno così essere visitate.

L’iter legale è appena iniziato, l’auspicio è che possa esserci un ripensamento tra le parti affinchè si individui un percorso di condivisione. Del resto si tratta di una possibilità da non perdere  per il Laceno in termini di promozione del territorio che avrebbe ricadute positive su tutta la provincia  Irpina. Ma qualche mese di tempo c’è ancora prima che le montagne vengano imbiancate completamente.