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Avellino – Il Solofra è ripartito di slancio. Lunedì scorso, presso la struttura dell’Hotel Serino, la società dei presidenti Guarino, De Leo e De Maio ha cominciato la sua preparazione in vista del torneo di Eccellenza, il secondo consecutivo, che scatterà sabato 9 e domenica 10 settembre. Prima di allora i conciari, come le altre squadre irpine di Eccellenza e Promozione, disputeranno il primo turno di Coppa Campania Dilettanti, organizzato come sempre in triangolari. A riguardo i gialloblù sono stati inseriti nel girone 24 con Vis Ariano e Siconolfi. Si esordirà domenica 3 settembre ad Ariano, riposo mercoledì 6 per poi giocare la terza giornata in casa contro la Siconolfi mercoledì 13. Intanto la prima amichevole è fissata nella mattinata (ore 10,30) di lunedì 14 agosto: a Montemiletto contro il Serino di Agostino Spica.

Contestualmente arrivano le prime parole della nuova stagione da parte del tecnico Francesco Messina il quale per il quarto anno consecutivo allenerà la squadra irpina: “Siamo carichi. Con la società ci siamo prefissi l’obiettivo di disputare un buon campionato di Eccellenza, raggiungendo una salvezza più tranquilla dello scorso anno dove comunque abbiamo fatto bene, considerato soprattutto il fatto di essere una neopromossa. Abbiamo deciso di riconfermare l’asse della squadra, ciò seguendo la continuità tecnica e di spogliatoio, ovvero le basi che ci hanno sempre contraddistinto in questi anni. Sono stati presi numerosi under, tutti di belle speranze. E poi si è voluto rafforzato l’attacco, dove lo scorso anno siamo stati un po’ carenti dal punto di vista realizzativo. Sarà chiaramente una stagione difficile, perchè tutte le squadre si stanno attrezzando bene, partendo da Sorrento, Battipagliese e Valdiano giusto per citarne qualcuno. Ci saranno poi tre derby importanti con Cervinara, Virtus Avellino ed Eclanese le quali si sono organizzate bene sul mercato. Noi siamo a cavallo tra la zona alta e quella bassa, e vorremo chiaramente stazionare sempre di più in quella alta. Non servono voli pindarici, ma solo il lavoro quotidiano sul campo. Che è sempre l’unico e giusto sovrano, a prescindere da tante chiacchiere”.