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Strage del bus di Acqualonga, i consulenti di Autostrade per l’Italia contestano la ricostruzione fatta dalla Procura di Avellino. Per i periti della Società l’angolo di 13 gradi, così come contestato dai colleghi incaricati da Piazzale de Marsico non avrebbe provocato il cedimento della barriera.

In Aula la ricostruzione dei fatti, da parte degli esperti incaricati dalla Società Autostrade per l’Italia, che ribattono, argomentando, quelle che a loro dire sarebbero state le cause dell’incidente. Su tutto un’auto, che rimasta incastrata tra la fiancata dell’autobus e un altro veicolo, avrebbe provocato una inclinazione del veicolo, con a bordo i 40 pellegrini, di 19 gradi. A questo va aggiunta la velocità, calcolata in 92 chilometri orari. Dati che testimoniano,per i periti di Autostrade, come il forte impatto, dovuto anche al perno fatto dal veicolo incastrato tra i due mezzi, sarebbe stata la causa che ha provocato al cedimento del guard rail.

Il volo dell’autobus da quel viadotto costò la vita a 40 persone che erano di ritorno da una gita a Pietrelcina. Per i periti di Autostrade, l’angolo a 19 gradi sarebbe stato determinante e il New Jersey non avrebbe potuto reggere.