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di Marco Imbimbo

Avellino -La questione Teatro “Gesualdo” continua ad alimentare scontri a Palazzo di Città. Il suo futuro è sempre più incerto e lo stesso sindaco Foti, al termine dell’incontro con i capigruppo ha ammesso «non so come andrà a finire». Intanto per il 28 agosto è stata convocata una nuova conferenza dei capigruppo a cui parteciperà anche il comitato di gestione del teatro.

«Vorremmo sapere che cosa stanno facendo – spiega l’esponente d’opposizione, Dino Preziosi. Tra l’altro, secondo me, questo comitato di gestione è monco perché non gli sono state date direttive, programmazione e non sanno su quali fondi poter contare». Un’accusa, questa, rivolta non tanto al comitato di gestione, quanto alle scelte prese dall’amministrazione comunale: «Con molta onestà e senza voler criticare nessuno, un comitato che viene piazzato là in questo momento e con una stagione teatrale alle porte, non può far altro che rivolgersi agli stessi partner avuti finora anziché fare una manifestazione di interessi per vedere chi è disponibile a partecipare. E questo dato a me non piace, ma la colpa non è del comitato di gestione, ma di chi lo ha nominato in ritardo. Noi ci teniamo molto al fatto che il teatro vada avanti nel senso che garantisca quanto meno la stagione teatrale».

Su quest’ultimo aspetto, il primo cittadino è stato molto sintetico: «Al momento l’esigenza è di pagare le persone che hanno lavorato per il teatro. Questo è urgentissimo, che poi la stagione teatrale inizi un mese dopo rispetto al passato non è la fine del mondo». Laddove il sindaco Foti non si è sbilanciato è invece sul futuro del massimo cittadino e soprattutto su cosa succederà in merito ai tempi per il nuovo modello di gestione. «Mi auguro di riuscire a trovare una soluzione, ma i tempi sono molto stretti per il nuovo soggetto. Io sono a fine mandato e non impegno l’amministrazione futura. Sarebbe scorretto. Quindi se c’è una totale condivisione dei gruppi consiliari sul modello di gestione allora si parte, altrimenti viene rinviato. L’incontro del 28 diventa utile anche per confrontarci su questo».