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Aumenta la preoccupazione dei lavoratori dell’emergenza 118 del territorio di Benevento e Provincia. “Ormai la tensione dei dipendenti del 118 è palpabile – spiega il segretario territoriale della Uil Fpl, Giovanni De Luca – e si avvertiva chiaramente durante l’assemblea tenutasi ieri, 16 maggio, organizzata dalla Uil Fpl insieme ai suoi iscritti e alla quale hanno partecipato i lavoratori del 118“.

Il motivo del contendere, ancora una volta, è da ricercare nel nuovo bando per l’assegnazione del Servizio. Bando, tra l’altro, attualmente sospeso su decisione del Tribunale Amministrativo Regionale. I punti in particolare, sono tre: il mancato chiarimento del Contratto Colletivo Nazionale di Categoria che sarà adottato, la certezza del mantenimento dei livelli occupazionali e il mancato accenno all’inquadramento giuridico di trattamento economico.

Come Organizzazione Sindacale – continua De Luca – a noi francamente non interessa chi vincerà la gara, ma ci importa che gli aspetti sopraricordati siano ben specificati all’interno del bando. Infatti abbiamo il timore che se il Tar dovesse confermare tutto così com’è, i lavoratori potrebbero subire pesantissime conseguenze”.

A partire dal Ccnl utilizzato. “Siccome non viene specificato – incalza De Luca – alla fine si potrebbero adottare altri tipi di contratto, perfino quello in uso alle cooperative“.

Sui livelli occupazionali non viene stabilito da nessuna parte inoltre, che i lavoratori attualmente impegnati nel Servizio potranno essere certi del mantenimento del posto nel caso che il nuovo assegnatario abbia l’idea di avere necessità di minor personale.

Il terzo punto è quello dell’inquadramento economico. “Appare evidente – spiega il segretario della Uil Fpl – che in caso di mancate specifiche e in presenza di un budget inferiore si potrebbe verificare che lavoratori con cotratto a tempo pieno possano vedersi ridurre il numero delle ore e, conseguentemente, lo stipendio“.

L’aspetto che lascia oggettivamente sgomenti, poi, è che dal direttore generale dell’Asl Franklin Picker non arriva alcun cenno. Nè di accettazione di un confronto, né della volontà di dare spiegazioni ai legittimi dubbi dei lavoratori. “Non riusciamo a capire questo atteggiamento del Direttore Generale – contiua De Luca – sembra quasi che una istituzione importante come l’Asl e un Servizio importante come il 118 siano questioni personali sue, delle quali nessuno può o deve interessarsi“.

Per questo – conclude il segretario De Luca – richiediamo un nuovo incontro con il Dottor Picker, con tanto di firme raccolte tra i dipendenti. Se entro dieci giorni non avremo risposte le forme di protesta si dovranno fare più incalzanti con un sit-in a fine mese che si terrà sotto gli uffici dell’Asl e in mancanza di riscontri si sposterà alla Prefettura dove chiederemo di essere ricevuti direttamente dal Prefetto“.