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Benevento –  La campagna elettorale per le elezioni politiche 2018 inizia ad entrare nel vivo e con essa le varie proposte e promesse enunciate dai vari partiti e coalizioni per raccogliere consenso. Dopo la proposta di abolizione del canone RAI avanzata dal segretario del PD, Matteo Renzi, è arrivata ieri, nel corso dell’assemblea nazionale della nuova formazione di sinistra, Liberi e Uguali, da Pietro Grasso. L’ex Presidente del Senato ha annunciato di voler abolire le tasse universitarie:”Aboliamo le tasse universitarie con 1,6 miliardi. Si tratta di appena un decimo delle risorse che l’Italia spende per finanziare attività dannose per l’ambiente. E’ una proposta concreta, realizzabile”.

Non si è fatta attendere troppo la risposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda: “Credo sia una proposta costruita in modo erroneo, supporta la parte più ricca del Paese. È una cosa contraria a quello che Liberi e Uguali vuole fare”.

Sul tema abbiamo sentito il Magnifico Rettore dell’Università del Sannio, Filippo De Rossi: “Non so quanto questa proposta possa essere fattibile in termini economici ma sicuramente potrebbe essere una soluzione interessante. Nel merito andrebbe ad aumentare le iscrizioni favorendo i percorsi di alta formazione per tutti“. Le preoccupazioni del Rettore del Unisannio riguardano le coperture economiche: “Ciò che mi preoccupa è la copertura economica per un provvedimento di legge di tale portata. Ad oggi i bilanci dell’università si reggono per il 20% sulle tasse studentesche. Servirebbe almeno 1 miliardo e mezzo per il fondo di finanziamento agli atenei. Ribadisco che la proposta merita attenzione; vedremo se si potrà concretizzare”.

Intanto il leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, dal suo profilo facebook prova a spiegare come verrebbe finanziato tale provvedimento parlando di welfare universalistico, cioè uguale per tutti: “Tutti i cittadini finanzierebbero questo fondamentale bene comune secondo le loro possibilità, attraverso la fiscalità generale. Quindi: chi è più ricco, in proporzione, paga di più. Avere un’università gratuita e che aiuta i più meritevoli che non possono sostenere il costo degli studi, significa credere davvero nei giovani”.