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Buona la prima a sinistra. Nella sala convegni dell’hotel Italiano si sono riuniti questo pomeriggio in assemblea i rappresentanti di Articolo 1 Mdp, Sinistra Italiana e Possibile.

Nel mirino, l’appuntamento di Roma del 3 dicembre, quando le tre sigle avvieranno il percorso di avvicinamento alle politiche di primavera dove saranno presenti con simboli e lista unici.

A tirare le fila della riunione di oggi Gianluca Aceto (Art 1), Federica De Nigris (Si) e Gianni Russo (Possibile). Insieme la parola 

Lavoro, ambiente, aree interne, innovazione i temi ricorrenti nei numerosi interventi che hanno animato la discussione e affrontati in un documento programmatico condiviso dalle tre soggettività politiche. Impietosa l’analisi dell’esperienza di governo targata Pd: “Dopo i governi di centrodestra, che hanno letteralmente abbandonato il Mezzogiorno, – si legge nel passaggio dedicato al Sud – analoghi risultati si sono avuti con il governo Renzi. È incredibile come lo stesso termine “Mezzogiorno” sia pressoché sparito dall’agenda renziana. Non pare in grado di recuperare il governo Gentiloni.

Unica eccezione, in questi anni, il tentativo aperto con la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), che aveva individuato tre linee strategiche per l’uso delle risorse europee: poli urbani, aree interne e – appunto – Mezzogiorno.

Intanto la crisi economica, unitamente a fattori strutturali ben noti, ci lascia segni profondi, sintetizzabili nell’allargamento del divario del Sud sia dal resto del paese che dagli altri stati europei.

Occorre rispristinare la piena applicazione della cosiddetta clausola Ciampi, con cui si riserva la destinazione del 45% degli investimenti pubblici proprio ai territori del Mezzogiorno”.

“La classica dinamica Nord-Sud, inoltre, – si legge ancora -va riarticolata anche in relazione alla dorsale appenninica, a ovest della quale (dal Piemonte al Sud) gli insediamenti produttivi sono meno forti e presenti. Sta nascendo pertanto una più complessa dinamica dello sviluppo, che percorre anche l’asse tra Est e Ovest. Davanti a questa complessità la politica tace, e la sinistra non ha finora detto una sola parola. Occorre avviare – immediatamente – una riflessione su questo tema.

Questione meridionale e questione settentrionale (nella sua riarticolazione Est-Ovest), si intrecciano a loro volta con la questione delle aree interne. Si tratta di un tema proposto per la prima volta negli anni scorsi, che sta proseguendo il suo iter istituzionale territoriale, nell’assoluta indifferenza tanto della politica nazionale quanto della sinistra. Si tratta di un tema non divisivo ma, al contrario, unificante”.

Tornando all’appuntamento di Roma del 3 dicembre, l’assemblea ha votato all’unanimità la delegazione che rappresenterà il Sannio all’assemblea capitolina, composta da Gianluca Aceto, Federica De Nigris, Angelamaria Pennuzzi, Enzo Parziale, Gianluca Serafini e dal presidente dell’Anpi sannita Amerigo Ciervo.