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Benevento – Venezia, Grenoble e adesso Brescia. Strano perché solitamente i tuoi concittadini dovrebbero essere i tuoi primi tifosi, ma per Roberto De Zerbi la ruota gira al contrario. Nella serie A dei paradossi ce n’è un altro che arriva proprio dalla città lombarda, luogo natio dell’attuale allenatore del Benevento. A Brescia sperano che i giallorossi non superino quota 12 punti entro la fine della stagione per una ragione molto semplice: quella soglia rappresenta il record negativo di punti in serie A, registrato proprio dal Brescia nella stagione ’94-’95. Un campionato, quello, che iniziò per le rondinelle con una sorpresa alla prima giornata, ovvero l’uno a uno al Rigamonti contro la Juventus di Lippi, maturato grazie ai gol di Conte e Schenardi.

Da quel momento in poi il Brescia avrebbe raccolto soltanto 11 punti terminando desolatamente all’ultimo posto. Per far sì che dagli annali venga offuscata quella terribile pagina di storia, ora i tifosi bresciani devono sperare proprio nel Benevento di De Zerbi, che in un campionato a 20 squadre (e non 18 come all’epoca) avrà da scongiurare diversi fantasmi tra i quali figura anche quello che ancora oggi è definito nell’articolo di Vincenzo Corbetta pubblicato su Brescia Oggi “il Brescia più brutto di sempre”. Club che non vede l’ora di togliersi di dosso la maglia nera della serie A e affidarla al Benevento. Nel Sannio, d’altra parte, una maglia nera la invocano proprio i tifosi, ma è quella ufficiale. La terza, per la precisione. Una maglia che – sono sicuri – garantirà un’inversione di rotta.