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Benevento – Appuntamento in conferenza stampa per Cristian Bucchi al termine della sfida del “Ciro Vigorito“, dove il suo Sassuolo ha affrontato il Benevento. L’allenatore neroverde ha toccato diversi punti con i giornalisti, queste le parole dell’ex trainer del Perugia.

VittoriaPrimo tempo equilibrato durante il quale abbiamo avuto due occasioni. Nella ripresa partita diversa, abbiamo avuto tre, quattro opportunità nitide. Siamo passati in vantaggio e abbiamo sbagliato perché dovevamo piazzare il colpo del ko. Abbiamo subito il pari su un nostro errore come spesso ci capita. Dall’espulsione é iniziata un’altra partita, volevamo vincere e ci siamo esposti a delle ripartenza. La vittoria comunque è meritata, anche se arrivata all’ultimo respiro. La squadra mi è piaciuta al netto degli errori che abbiamo commesso sia noi che il Benevento.

PrestazioneNon è stato un successo agevole ma avevamo la coscienza di voler vincere. Abbiamo perso un po’ le misure con i terzini e i centrali, sbagliando su Parigini che non si abbassava. Quando ci siamo assestati e abbiamo chiuso il Benevento nella sua area di rigore. Il rammarico è aver vinto solo all’ultimo respiro.

De ZerbiNon so su cosa possa lavorare De Zerbi, devo pensar bene a cosa fare io perché non navighiamo in acque migliori. Era uno scontro diretto e domenica ne avremo un altro col Verona. Dovremo essere squadra.

BerardiNon è al cento per cento, è un giocatore importantissimo e averlo a disposizione per me e per la squadra è un valore assoluto. E’ alla ricerca del gol ma deve stare tranquillo perchè arriverà. Una condizione migliore o un semplice episodio positivo lo rimetteranno sulla giusta strada. Fino ad ora è stato condizionato da tanti fattori: è partito tardi dopo l’Europeo Under 21, ha avuto un problema al piede ed è stato fuori oltre un mese per infortunio. Non è ancora al top della condizione, speriamo la recuperi da qui a dicembre.

PartitaVolevo una partenza forte come il Benevento, me lo aspettavo essendo per loro la partita della vita e giocando in casa. Non volevamo speculare ma vincere, dovevamo aggredire l’avversario. I ritmi sono stati blandi invece e la gara è salita di tono nella ripresa, non era preventivata come situazione.