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Benevento – Caso amianto in ospedale. Il Comune revoca l’ordinanza emessa nei confronti del Rummo per la rimozione dell’amianto e ne emana un’altra in cui impone all’azienda ospedaliera di procedere a controllare i vari edifici e inviare i risultati dell’ispezione insieme alle azioni che vorrà intraprendere per un’eventuale risoluzione del problema.

Porta la data del 23 giugno l’ultimo provvedimento firmato dal sindaco Mastella che viene disposto dopo la relazione dell’Arpac che certifica: “In alcune strutture del complesso ospedaliero – padiglione vecchio Rummo – padiglione Moscati – palazzina amministrazione – sono presenti materiali contenenti fibre di minerali di amianto. Nel corso degli anni sono state eseguite, durante lo svolgimento di lavori di ristrutturazione in diverse strutture del complesso ospedaliero, opere di messa in sicurezza, rimozione e bonifica di materiali contenenti fibre di minerali d’amianto ma non sono stati esibiti, al momento degli accertamenti, documentazioni attestanti il regolare svolgimento di tali operazioni. Non sono state esibite – continua l’Arpac – documentazioni riguardanti eventuali accertamenti tecnici mirati alla verifica dello stato di conservazione del materiale contenente fibre di minerali d’amianto ancora in opera presso le strutture del nosocomio. E’ stato, tuttavia, dichiarato che ogni intervento effettuato per la messa in sicurezza, rimozione e bonifica del materiale contenente amianto è stato assentito dal competente settore dell’Asl…”.

Il provvedimento era stato sollecitato anche dal Movimento Cinque Stelle che sulla vicenda hanno prodotto anche un dossier per dimostrare “che la strategia del management aziendale va più nella direzione di un rinvio che della risoluzione della problematica. È bene ricordare che le sentenze più recenti relative agli orientamenti giurisprudenziali impongono la rimozione immediata dall’amianto e non prendono in considerazione il concetto di “percentuale minima” di fibre rilasciate nell’aria”.