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Benevento – Fabio Lucioni non è il primo calciatore a cadere nella rete del clostebol. Recentemente era capitato al giovane attaccante del Cesena Nicola Dalmonte e la sua storia, purtroppo, non si è conclusa con un lieto fine ma con una squalifica di ben quattordici mesi terminata l’altro l’ieri, precisamente il 20 settembre 2017. Il giocatore della compagine romagnola venne fermato il 15 aprile 2016 al termine di un PescaraCesena. La Procura Federale chiese subito due anni di stop, scesi poi a 18 mesi durante la prima udienza. A vincere inizialmente la battaglia, tuttavia, fu proprio Dalmonte, il quale fu assolto dalla prima sezione del Tna che aveva accettato la tesi dell’avvocato Mattia Grassani, secondo il quale il giocatore aveva utilizzato una pomata per i piedi datagli dalla madre. A ribaltare la sentenza ci pensò la seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, accogliendo il ricorso della Procura Federale e squalificando il diciannovenne per 14 mesi.