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Benevento – “L’area di piazza Santa Maria continua ad essere terra di nessuno. Da tempo era chiaro ed evidente che l’ordinanza anti-accattonaggio del sindaco Mastella, immediatamente successiva all’allarme lanciato allora sulla stampa dalla sottoscritta e dal dottor Giuseppe De Lorenzo, in seguito alle numerose segnalazioni pervenuteci da commercianti e residenti della zona, non avesse prodotto gli effetti sperati”.

Questo l’incipit della nota stampa inviata dalla consigliera comunale PD Floriana Fioretti che appare preoccupatissima del “trend criminoso” di alcuni migranti che si dedicano all’attività di parcheggiatori abusivi o di accattonaggio. 

La Fioretti cita due episodi recenti: “Il litigio tra extracomunitari avvenuto ieri, la rapina al bar “Ellen & Rose” del 19 giugno scorso due episodi che- sottolinea la Fioretti- pur non essendo collegati con gli extracomunitari – fotografa una situazione di degrado sempre più dilagante). 

La Fioretti insiste nella sua richiesta di un pugno più duro nei confronti dei migranti: “I ragazzi di colore che agiscono da parcheggiatori abusivi hanno ripreso possesso della piazza appena qualche giorno dopo la disposizione sindacale e sono tornati a molestare ed infastidire gli automobilisti e a creare problemi a residenti e commercianti. Non si può negare che in quella piazza (e nelle zone limitrofe) il problema esista ancora. La presenza delle forze dell’ordine e della polizia municipale non funziona come deterrente; infatti, non appena vedono arrivare una volante della polizia o un’auto dei vigili urbani gli abusivi se la danno a gambe e spariscono nei vicoli circostanti”.

A questo punto la richiesta di utilizzare la misura del Daspo Urbano: “Credo che a questo punto l’utilizzo di strumenti alternativi, come quelli contenuti nel decreto sicurezza varato dal Governo il 20 febbraio scorso, sia necessario e doveroso da parte dell’amministrazione comunale, come è già stato fatto dalla polizia municipale in un recente episodio di spaccio di droga in quella stessa piazza. L’articolato pacchetto di misure che attribuisce maggiori poteri ai sindaci e rafforza l’intervento degli enti territoriali e delle forze di polizia nella lotta al degrado delle aree urbane, rappresenta un valido strumento di prevenzione di fenomeni di criminalità diffusa. Tra queste misure, il cosiddetto Daspo Urbano, che prevede sanzioni amministrative inasprite e (in caso di reiterazione della condotta) la disposizione, da parte del Questore, del divieto d’accesso fino a 6 mesi (fino a 2 anni se con precedenti per reati contro la persona o il patrimonio) presso l’area interessata”.