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I risultati sportivi sono la diretta conseguenza del lavoro svolto per quanto riguarda un settore giovanile. L’assillo del risultato, tuttavia, non deve diventare un fattore primario quando si parla di giovani. Conta soprattutto la crescita dei ragazzi, con la speranza di poter permettere ad alcuni di loro di realizzare un grande sogno. Lo sanno bene in casa Grippo dove il lavoro va proprio in questa direzione.

La stagione è stata indubbiamente più che positiva“, ammette Luigi De Rosa, “con gli Allievi abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti da parte di tutti, malgrado i play off ci siano sfuggiti per un solo punto. Un pizzico di rammarico è inevitabile ma c’è stata una crescita importante e questo è quello che conta. I Giovanissimi hanno avuto qualche problema in più, si trattava di un gruppo totalmente nuovo, capace comunque di raggiungere traguardi di prestigio. Quattro 2002 e quattro 2001, ad esempio, entreranno a far parte della Casertana e questo è motivo d’orgoglio. La stagione è stata positiva anche per il gruppo di De Tata, il mister ha svolto un buon lavoro“.

Un’ottima base di partenza, insomma, per programmare il futuro. “Il prossimo anno avremo tre gruppi regionali: Allievi Fascia A (2001), Allievi Fascia B (2002/03) e Giovanissimi Fascia B (2004/05). Gli organici di per se sono già competitivi, certo ci aspettiamo di rinforzarli con qualche nuovo elemento“. Ecco perché dalla prossima settimana si partirà con gli stage aperti a tutti gli interessati. Saranno quattro i giorni dedicati che vedranno il “Meomartini” riaprire i battenti: martedì 4 luglio, giovedì 8 luglio, martedì 11 luglio e giovedì 13 luglio. 

Nel futuro della Grippo, inoltre, potrebbe esserci anche una prima squadra che servirebbe da valvola di sfogo per l’intero movimento. Nei giorni scorsi è circolata la voce di un possibile interesse verso il Rione Libertà, società a rischio iscrizione in Prima Categoria. Per il momento non ci sarebbe però ancora nulla di concreto. “Credo che un’attività come la nostra potrebbe giovarsi di una prima squadra, è un dato di fatto“, conclude De Rosa, “ci siamo incontrati con i dirigenti dell’Eclanese, ad esempio, per parlare di un paio di under. Certo avere una prima squadra dentro casa ti permetterebbe di avviare una programmazione diversa ma per il momento non ci sono novità a riguardo“.