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“Il vento è cambiato”. Le parole di Fernando Errico fotografano con semplice efficacia il momento che attraversa Forza Italia. “Un partito morto, dicevano fino a qualche me se fa. E invece non solo siamo ancora qui, protagonisti della scena politica locale e nazionale, ma siamo tornati ad essere attrattivi”.

Nei locali della sede di via Torre della Catena si ritrova l’universo berlusconiano sannita. L’occasione è data dalla presentazione del nuovo coordinamento cittadino. Nomi e volti conosciuti del centrodestra beneventano si mescolano alle new entry.

E a Nunzia De Girolamo non resta che raccogliere quanto seminato negli ultimi mesi da Errico. Al suo fianco c’è Vincenzo Sguera; in sala, come da previsioni, compare Luigi Scarinzi.

“Benvenuto Gigi. Immagino la sofferenza che ha accompagnato la tua decisione. Ma hai scelto bene. Entri a far parte di un partito libero, a differenza di quello da cui provieni. Qui non ci sono padroni – incalza la deputata beneventana. Qui non si sta insieme per paura del capo. Qui non si ragiona con la logica delle vendette. Qui non si tappano le energie. Io non l’ho mai fatto. Al contrario, semmai, ho creato mostri. Ma sono contenta di essere un leader amato e non un leader temuto”.

Il riferimento, perdonateci l’ovvietà, è per il Partito Democratico e per il suo leader Umberto Del Basso De Caro. Un parallelismo che la De Girolamo mutua anche nel commentare, sollecitata dalla stampa, le vicende giudiziarie che nelle ultime ore hanno coinvolto il sottosegretario beneventano: “Noi siamo garantisti sempre. Con tutti. E non vediamo nei nostri avversari politici dei nemici. Non chiediamo le dimissioni. Ma per il sottosegretario voglio utilizzare la parole di Renzi: questione di stile. Io mi sono dimessa, da ministro, non per un avviso di garanzia ma per difendere la mia dignità. Evidentemente, di stile, ognuno ha il suo”.

Un affondo che sa di antipasto rispetto a una campagna elettorale ormai alle porte. Delle candidature, però, è ancora per parlarne. Le linee guida, invece, sono già chiare: “Per il collegio uninominale sappiamo che si può vincere o perdere per un solo voto. Sarà importante, dunque, costruire la coalizione più ampia possibile. Il candidato migliore sarà quello che ci garantirà maggiori possibilità di vittoria”.

Un messaggio che è anche una risposta a Giorgia Meloni: “Una persona che stimo e ammiro. Un leader politico che porta un valore aggiunto alla coalizione. Ma è evidente che non può conoscere a fondo tutte le realtà territoriali. Lei è di Roma, io di Benevento. E la scelta per il candidato all’uninominale deve rispondere a logiche politiche e territoriali. Pasquale Viespoli? Sarei felice se Fratelli d’Italia candidasse Pasquale nelle sue liste al proporzionale. Arricchirebbe sicuramente, in termini di qualità, la proposta politica del centrodestra”.

Da una coalizione da costruire a una coalizione da registrare. Significativo, per palazzo Mosti, il messaggio di Fernando Errico a Clemente Mastella: “Ci sono alcuni problemi sul tappeto. Va recuperato il rapporto con Benevento e i beneventani. Perché la fase di innamoramento, come fisiologico, è ormai alle spalle. Su certi temi, a partire dalla pulizia della città, bisogna fare di più. Mi rendo conto, da sindaco, che le difficoltà nell’amministrare sono tante. Ma serve uno sforzo ulteriore”.

Una considerazione, comunque, che nulla toglie alla serenità del rapporto attuale tra Forza Italia e la fascia tricolore del capoluogo. “Anzi – sottolinea la De Girolamo – viene da pensare a come sarebbe cambiata la storia recente del Sannio senza le nostre divisioni del passato”. A Mastella, comunque, la deputata una richiesta la presenta: “Ristorare Gerardo Giorgione”. Presente in sala, per l’es assessore dell’esecutivo comunale è giunta  – l’auspicio della De Girolamo – l’ora della riabilitazione: ““Ha pagato per l’errore commesso”.