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Ci siamo quasi. Sono soltanto dieci i giorni che ci separano dal 2 marzo, giorno in cui terminerà la campagna elettorale per le elezioni politiche. Con il sabato dedicato al tradizionale ‘silenzio’, i seggi resteranno aperti domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Lo spoglio dei voti inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.

IL ROSATELLUM

Voteremo con la nuova legge elettorale varata lo scorso 3 novembre, il cosiddetto ‘Rosatellum’. Un sistema ‘misto’ con una componente maggioritaria uninominale ed una proporzionale plurinominale.

L’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato.

L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 per la Camera e 193 per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento predeterminate dalla medesima legge (10% le coalizioni su base nazionale e il 3% le singole liste, coalizzate e no; per il Senato sono ammesse anche le liste che raggiungono il 20% dei voti in almeno una regione). Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto.

LE SCHEDE

Il seggio consegna all’elettore due schede, una rosa per la Camera ed una gialla per il Senato (sempreché l’elettore abbia compiuto 25 anni, altrimenti gli viene consegnata la sola scheda per la Camera). I modelli delle due schede sono identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Le schede che troveremo in cabina:

Camera dei deputati, collegio uninominale 1 (Benevento) – collegio plurinominale 1 (Avellino-Benevento)

 

Senato della Repubblica, collegio uninominale 1 (Benevento-Santa Maria Capua Vetere) – collegio plurinominale 1 (Avellino-Benevento-Caserta)

 

Queste, invece, le schede che saranno consegnate agli elettori dei comuni sanniti inclusi nel collegio di Ariano Irpino (Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Paduli, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pietrelcina, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti, Sant’Arcangelo Trimonte).

Camera dei deputati, collegio uninominale 2 (Ariano Irpino) – collegio plurinominale 1 (Avellino-Benevento)

 

Senato della Repubblica, collegio uninominale 3 (Avellino) – collegio plurinominale 1 (Avellino-Benevento-Caserta)

COME SI VOTA

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale.

Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.
Le modalità di voto sono riportate anche nella parte esterna della scheda elettorale, con apposita esplicitazione che:

  • a) il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;
  • b) il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.

Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.
Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.
Se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto.