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Come riporta Il Mattino, una donna salernitana, madre di tre figli, operata alla colecisti circa un anno fa a Benevento, da dove è stata poi trasferita d’urgenza al policlinico Gemelli di Roma, a causa di una possibile necrosi legata a una incisione che avrebbe subito alle vie biliari del fegato rischia adesso di perdere il lavoro. Una beffa atroce che concilia la malasanità con le aspettative lavorative, ormai molto ridotte, a causa di una condizione che non le consente di svolgere al meglio un’attività, quella di informatrice medico, che richiede massimo dinamismo e versatilità. 

Da allora la donna convive con delle protesi allo stomaco, che le provocano non poche difficoltà anche nelle normali attività quotidiane. Al danno, poi, ora potrebbe aggiungersi anche la beffa, perché l’azienda farmaceutica dove la 45enne lavora le avrebbe dato tutte valutazioni negative, aprendo così l’anticamera di un possibile licenziamento per scarso rendimento. Questo, tradotto nel mondo degli informatori medici, molto spesso rappresenta il preambolo del licenziamento per scarso rendimento. Un paradosso per il quale stanno studiando bene le carte gli avvocati della famiglia, che stanno valutando anche l’ipotesi di un inizio di mobbing, oltre che per il danno che sarebbe stato generato dall’errore medico.