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Benevento –  E’ stato  Fabio Lucioni capitano del Benevento Calcio, insieme al  sindaco di Benevento Clemente Mastella a dare il calcio d’inizio alla partita tra la Gesesa e i Detenuti ospiti della Casa circondariale di contrada Capodimonte, svoltasi questo pomeriggio in una bella giornata di primavera.
L’iniziativa, denominata “H2gol lo sport ci unisce 2018″, giunta alla seconda edizione è stata promossa ed organizzata dalla società di gestione della rete idrica in alcuni Comuni del Sannio, Gesesa.
L’azienda partecipata del comune ha voluto dare il proprio contributo coinvolgendo, in un pomeriggio particolare, i detenuti di Capodimonte. Anche il Benevento Calcio ha voluto dare il proprio apporto al successo della giornata. Presente insieme al capitano la dirigente Iris Travaglione. In campo insieme per un momento di condivisione nella vera essenza dello sport.
Per dovere di cronaca, la sfida è terminata 7-8 per la Gesesa: partita combattuta decisa soltanto ai calci di rigore. Presente tra le fila della squadra Gesesa,  capitanata dall’amministratore delegato Piero Ferrari,  il Questore Giuseppe Bellassai, ruolo: difensore.
Presenti all’iniziativa il direttore della Casa Circondariale, Carmen Campi, l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Patrizia Maio,  ed il consigliere delegato alle Pari Opportunità, Patrizia Callaro.

Presenti anche gli alunni del liceo Artistico di Benevento, scuola partner di Gesesa che hanno consegnato ai detenuti un lavoro nell’ambito del progetto “Arte si Riparte” che stanno svolgendo proprio con la Casa Circondariale sannita. All’iniziativa hanno inoltre partecipato gli alunni dell’ITI G.B. Bosco Lucarelli di Benevento, con cui Gesesa ha attivato il progetto “Scuola Lavoro”.
Presente la Caritas con il direttore della Caritas don Nicola De Blasio. Il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento ha aperto le danze, o meglio la partita, intonando l’Inno Nazionale. Dopo i saluti della direttrice Campi ci sono stati i saluti dell’assessore Maio che ha rimarcato la sensibilità avuta dal Comune nell’appoggiare simili iniziative.

Dal canto suo, l’amministratore delegato Ferrari ha sottolineato: “Vogliamo dare una speranza al territorio, una speranza soprattutto culturale”. Poi ha aggiunto: “Questo è un posto di dolore, ma soprattutto di speranza e di rinascita”
Quindi  ha sottolineato: “Anche il Carcere è una realtà del territorio. Avevamo il dovere di essere anche qui“.

Il Questore Bellassai ha sottolineato: “Si tratta di un’iniziativa in linea con le attività della Polizia. Una manifestazione che ci porta a stare vicino alle persone ristrette per dare loro la possibilità di non sentirsi sole e di reinserirsi nella società”.