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Benevento – Il tema dei migranti è al centro di “Lampedusa“, spettacolo teatrale in scena stasera all’Hortus Conclusus con gli attori Fabio Troiano e Deniz Ozdogan. Il regista Gian Piero Borgia, che ha adattato il testo originale del britannico Anders Lustgarten, all’interno dell’appuntamento con l’Aperifestival di Città Spettacolo a Palazzo Paolo V ha illustrato la rappresentazione insieme ai due attori sottolineandone la visione umana: “Basta girare un po’ sui social per capire che lo sbarco di immigrati sta diventando un discorso meramente statistico. Lampedusa vuole raccontare storie di umani che si confrontano con altri umani. Si rapportano ad essi, indipendentemente dal colore della pelle”.

I due protagonisti svolgono ruoli e lavori differenti ma legati dal sottile filo della solidarietà. Deniz è un’immigrata di seconda generazione che si occupa di recupero crediti, Fabio è un abitante di Lampedusa che raccoglie cadaveri dei malcapitati provenienti da oltre il Mediterraneo: “Se ci pensate – dice Troiano – questo è un nuovo lavoro maledetto generato dalla triste situazione che si è venuta a creare. Il mio personaggio è inizialmente razzista, ma il suo destino cambia immediatamente quando si trova davanti a una e più storie drammatiche. Situazioni umane che mutano radicalmente i suoi connotati”. Deniz Ozdogan è un’attrice turca naturalizzata italiana, ma nella sua interpretazione la provenienza è un fattore secondario: “Non esiste linguaggio che tenga davanti a queste tematiche. L’unico linguaggio è quello dell’umanità e della solidarietà tra persone di etnie, trascorsi ma anche paure e prospettive differenti”.

Stasera all’Hortus ci saranno anche venti ragazzi provenienti dai vari centri di accoglienza di Benevento ad assistere allo spettacolo. Lo ha annunciato il direttore artistico Renato Giordano: “Si parla di loro, del lato umano di questa vicenda. Volevamo ci fossero anche loro”.