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Benevento – La vittoria inaspettata del Crystal Palace contro il Chelsea di Antonio Conte ha “regalato” ufficialmente al Benevento il triste primato di squadra peggiore d’Europa. La formazione giallorossa è l’unica ancora ferma a quota zero e dopo otto giornate la situazione inizia a farsi drammatica. Serve fare punti e all’orizzonte c’è la non semplice sfida con la Fiorentina di Pioli, un match sulla carta non propriamente agevole per la Strega, chiamata comunque a reagire e bisognosa di un’impresa per risollevare morale e fiducia.

Quella contro i viola sarà anche la sfida tra due tifosi amici. Clemente Mastella e Andrea Della Valle non hanno mai nascosto il loro legame, rafforzatosi dagli ultimi investimenti operati dall’imprenditore toscano in terra sannita. Per novanta minuti saranno rivali e proprio all’amico, il primo cittadino sannita chiede una mano per permettere al Benevento di invertire il trend negativo: «Vorrei tanto utilizzare le streghe, ho detto a tutti di chiamarle a raccolta, una specie di adunata. Vediamo se in settimana capita, magari contro la squadra del mio amico Della Valle. Magari le streghe si muovono per far fuori la Fiorentina domenica».

Sono le parole pronunciate al Corriere della Sera dallo stesso Mastella, il quale ha voluto mandare un messaggio ad Andrea Stramaccioni. L’attuale tecnico dello Sparta Praga, tra l’altro originario della vicina Cusano Mutri, si era lasciato scappare un riferimento poco felice al Benevento. «Penso a quel cretino di Stramaccioni che ha detto dopo una sconfitta “non siamo mica il Benevento”. Noi gli rispondiamo “mica siamo Stramaccioni”. Ha fatto una comparazione cretina, una cosa che lascia un po’ perplessi, una cosa inaccettabile. Spero che il collegio dei probiviri degli allenatori intervenga e che l’allenatore ci chieda scusa».

Chiusura dedicata al momento complicato che stanno attraversando i giallorossi, reduci dall’ennesimo ko sul campo del Verona: «Adesso è di sfiducia totale. Ci sono stati dei momenti in cui si pensava che avevamo giocato discretamente, come contro l’Inter o contro il Torino, ma alla fine lo choc è che stiamo dove siamo. Eppure, anche contro il Verona siamo stati sfortunati con l’espulsione di Antei».