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Benevento – La destra beneventana batte un colpo. Gremitissima, la sala convegni del Museo del Sannio ospita Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Ad intervistarla Michele De Feudis, direttore del sito barbadillo.it, al suo fianco Pasquale Viespoli, presidente di MezzogiornoNazionale, promotore dell’evento.

L’entusiasmo è palpabile. Un dato che non deve sorprendere: la campagna elettorale è alle porte e il centrodestra ci arriva con il vento in poppa. Soffia dalla Sicilia, in particolare, la corrente che sospinge la corsa della Meloni, pronta a fare dei suoi Fratelli d’Italia un movimento di Patrioti.

Sovranità nazionale, contrasto all’immigrazione, difesa e sostegno del made in Italy. La Meloni sceglie i grandi classici per parlare al suo popolo: “La sfida è restituire centralità ai bisogni e ai diritti di tutti gli italiani”. Un motivo che comincia a piacere anche a coloro che fino a poco tempo fa ascoltavano altro, assicura la leader di Fdl: “Chi votava a sinistra ora guarda a noi con interesse. Una considerazione che non può stupire quando la destra fa la destra. Che vuol dire prestare attenzione alla fasce deboli della popolazione. L’elettorato di sinistra, invece, si è dovuto confrontare con un governo che i soldi per aiutare il Monte dei Paschi di Siena li trova ma quelli per sostenere i terremotati del centro Italia no”.

Ed è sempre su questi temi che Giorgia Meloni è pronta a competere con Forza Italia e Lega Nord per la leadership nel centrodestra: “Il nostro sovranismo di governo è la terza via tra il presunto moderatismo che Berlusconi dice di rappresentare e le posizioni della Lega”. Disco verde anche all’ingresso tra gli alleati della quarta gamba centrista: “Ma no ai traditori. C’è spazio solo per storie credibili”

Ma le elezioni passano per le candidature. E Giorgia Meloni, non ne fa mistero, si vede poco nei panni di sostenitrice di un esponente mastelliano, nel collegio uninominale: “Non abbiamo sostenuto Clemente Mastella quando si è candidato sindaco di Benevento e sicuramente non è la figura più adatta a rappresentarci. Dopodiché la scelta dei candidati nei collegi uninominali, come sempre, coinvolgerà tutte le forze della coalizione e non sarà facile porre dei veti. La speranza è di riuscire a rappresentare questo territorio con altre figure”.

Valutazione che cambia radicalmente quando la stampa le chiede di una possibile candidatura di Pasquale Viespoli: “Una persona universalmente riconosciuta come onesta, capace e concreta. Valori che fanno la differenza. Su Pasquale credo che gli altri partiti della coalizione non creerebbero difficoltà. Ma è davvero prematuro parlarne oggi”.

Da parte sua, Pasquale Viespoli rimarca che la questione non è la ricerca di candidature ma “di spazi e luoghi per fare politica e costruire convergenze su una visione di governo capace di ridare senso a una democrazia che oggi si è ridotta a seggiocrazia. E per riuscirci abbiamo bisogno di una destra libera e autonoma“.