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Benevento – “Il Museo del Sannio si è rifiutato di concederci alcuni reperti di valore, ne siamo dispiaciuti e soprattutto non conosciamo il motivo di questa presa di posizione”. Il curatore della mostra “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, che a partire dal 21 dicembre approderà al Mann di Napoli da Pavia ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Federico Marazzi, tra i relatori della conferenza tenutasi questa mattina nella sala principale di Palazzo Paolo V, non ha usato mezzi termini denunciando quella che a suo dire è stata una nota estremamente negativa a margine di un evento destinato a coinvolgere centinaia di visitatori.  Lo ha fatto prendendo nuovamente la parola al termine del convegno, immediatamente dopo l’intervento del sindaco Mastella che pure non è andato per il sottile su altre tematiche: “Non nascondo che un po’ siamo dispiaciuti in quanto avremmo potuto tenere la mostra a Benevento, ma quando la decisione è stata presa era in carica ancora la precedente amministrazione, altrimenti saremmo certamente entrati in collisione”, ha precisato il primo cittadino che poi ha detto la sua anche sulla manifestazione organizzata annualmente da Benevento Longobarda, associazione no profit che non di rado organizza rievocazioni storiche animando il centro cittadino: “Così come è fatta a me non piace, occorrerebbe qualcosa di diverso. Sono stato a Cividale del Friuli, loro pensano a esportare il prodotto in maniera differente. Oggettivamente i nostri eventi non trovano sbocchi, andrebbero modificati”. 

Nello storico Palazzo del centro hanno preso la parola anche il direttore del Mann, Paolo Giulierini, l’Assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Oberdan Picucci e l’Assessore all’Istruzione Rossella Del Prete che hanno rimarcato l’importanza cruciale di Benevento tra gli stand della mostra internazionale che la prossima primavera farà tappa in Russia, a San Pietroburgo. “Sia il direttore Giulierini che il curatore Marazzi hanno assicurato che il ritorno di immagine per Benevento sarà ampio, dunque sgombrerei il campo dalle polemiche e mi soffermerei più sul fatto che una vasta mole di persone avranno modo di conoscere Benevento e, magari, di raggiungerla in seguito, grazie agli itinerari turistici varati per l’occasione. Inoltre stiamo già lavorando su eventi da organizzare congiuntamente proprio in città già all’inizio del prossimo anno”, ha dichiarato Picucci. La Del Prete ha invece posto l’accento sulla valenza didattica approfittando della presenza di diversi studenti del liceo Giannone e del convitto: “Dobbiamo renderci conto che la cultura va inculcata ai giovani delle scuole attraverso apposite attività, perché è in età adolescenziale che si costruisce il tessuto culturale che ci accompagnerà per la vita. Se vogliamo far conoscere Benevento nel mondo dobbiamo esportare la sua storia fuori dalle mura. Dunque ben venga la mostra al Mann: un bacino di utenza maggiore consentirà una cassa di risonanza superiore di cui il nostro territorio potrà godere”. 

Per il direttore del Mann, Paolo Giulierini, la mostra “è un’occasione importante per insegnare che la cultura della Campania è molto complessa. Una cultura che non si esaurisce solo con i Greci e i Romani ma che è arricchita di altri popoli tra i quali spiccano proprio i Longobardi” sottolineando come l’evento abbia “lo scopo di legare tutti i siti della Campania di impronta longobarda”. Il tutto con un obiettivo collaterale ben preciso: “Siamo sicuri che il turismo di queste zone ne beneficerà”.