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Il Benevento perde anche a Verona e allunga la striscia ad 8 sconfitte consecutive nel torneo di serie A. La serata del Bentegodi viene decisa da un gol di Romulo ma ha visto la Strega giocare in dieci per oltre un tempo a causa dell’espulsione di Antei al 37′ della prima frazione. 

Brignoli 5,5: Non raggiunge la sufficienza nonostante un paio di interventi risolutivi. Il motivo è tutto nell’azione che ha poi portato all’espulsione di Antei. In quel caso l’uscita è azzardata e impedisce lo scarico all’indietro dei difensori. 

Venuti 5,5: Da terzino gara ricca di imprecisioni e poche sortite offensive. Nella prima frazione rimedia un giallo che lo costringe a lavorare a mezzo servizio e a stare ancora più vigile quando Baroni decide di dirottarlo al centro della difesa al posto dell’espulso Antei. 

Antei 5: Sulla coscienza ha un’ingenuità colossale. Parliamoci chiaro, il rosso è eccessivo, ma quando capisce di essere in ritardo su Fares non fa nulla per evitare il contatto con l’esterno scaligero compromettendo di fatto la gara del Benevento. 

Djimsiti 6: Possente, tempista e preciso. Il centrale albanese è una certezza per Baroni nella notte del Bentegodi. L’unico neo – seppur evidente – è il gol di Romulo sul quale sia lui che Letizia condividono alcune colpe. Ma in quel caso l’errore sta a monte, ovvero al troppo spazio lasciato a Verde in azione di contropiede. 

Letizia 6,5: Stessa postilla di Djumsiti, ma fatta eccezione del gol di Romulo, è uno dei migliori in campo in assoluto. Ha corsa, spunto e idee. E’ senza dubbio il più difficile da marcare per i gialloblu. Peccato che sia un terzino. 

Chibsah 5,5: L’esplosività fisica dello scorso anno è solo un lontano ricordo, e in certi casi la categoria c’entra relativamente. Baroni lo inserisce per dare fisicità a centrocampo ma è spesso in ritardo in fase di interdizione. La gestione della palla non è il suo forte, ma non vi rinuncia. E fa male. (85′ Armenteros s.v.: Una decina di minuti compreso recupero per lo svedese che muove bene, gioca per la squadra e ha un’opportunità in rovesciata). 

Cataldi 6: In fin dei conti non gli si può chiedere di più in una notte del genere. Gara senza infamia e senza lode del laziale che a centrocampo tiene bene e forse vince addirittura il duello con Fossati. Dall’espulsione di Antei è costretto a sbilanciarsi di meno. 

Memushaj 6: Non si può dire che non manchi d’impegno. Nel primo tempo è uno dei migliori sia per corsa che per iniziative prodotte (tra cui un paio di verticalizzazioni niente male). Nella ripresa le cose cambiano con l’inferiorità numerica e limita il suo raggio d’azione. 

Lombardi 5,5: Gli manca lo spunto decisivo che il suo ruolo richiederebbe e in questo Parigini è molto più avanti di lui. Tuttavia l’esterno proveniente dalla Lazio è uno degli ultimi ad arrendersi macinando metri su metri. Esce stremato.  (76′ Ciciretti s.v.: Gettato in campo nel finale alla disperata, prova a dare il meglio in una situazione difficilissima ma non incide)

Iemmello 5: Partiamo dall’attenuante: nella ripresa è troppo solo e non è il genere di attaccante, per caratteristiche, in grado di reggere l’intero reparto in autonomia. Detto ciò, non mostra cattiveria nelle rare occasioni che gli capitano tra i piedi. Nella ripresa ne ha due, ma in entrambi i casi viene sovrastato da Souprayen.

Parigini 5,5: Lo spunto non manca, ma anche l’imprecisione. Il gran gol con l’Under 21 sembra avergli dato certezze, ma al momento del tocco decisivo si smarrisce e spreca almeno un paio di buone occasioni in ripartenza. Quando la squadra resta in dieci Baroni lo sostituisce per inserire un terzino. (Gyamfi 5,5: un tempo per lui, tanta personalità ma anche un pizzico di incoscienza. Nel finale spreca la palla dell’ultimo assalto  e la spara in curva spegnendo le ultime speranze giallorosse). 

Baroni 5,5: La sfida di Verona conferma che con il 4-3-3 è forse il modulo più adatto alla sua squadra. Il gol subito in contropiede è qualcosa che non si perdonerà facilmente. In una gara in cui il risultato contava più do ogni altra cosa, il Benevento fallisce ancora una volta l’appuntamento con un risultato positivo ma lo fa giocando in dieci per oltre un tempo. I giallorossi in campo stanno bene, ma proprio questo fa aumentare i rimpianti di non essersela giocata alla pari. L’inserimento di Armenteros, tuttavia, risulta tardivo.