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Benevento – Due interrogazioni parlamentari, una a Montecitorio e una a Palazzo Madama. Il piano sanità di Vincenzo De Luca va bloccato, questo il messaggio che emerge dal Movimento 5 Stelle. Al capezzale della sanità sannita, i grillini si sono raccolti per interrogarsi sul da farsi. Nel corso di una Assemblea pubblica svoltasi a Palazzo Paolo V sotto la lente d’ingrandimento del Movimento sannita sono finite quelle che possono essere le prospettive di un sistema di cura e di assistenza pubblica che nel Sannio, molto più che altrove in Campania, fa acqua da quasi tutte le parti e che peraltro è soggetto ad un processo di ristrutturazione che pare portare ad un ulteriore declassamento e, forse, ad un decisivo impoverimento dei servizi. 

Al centro della polemica politica dei giorni scorsi è finita la strategia del Commissario per la sanità campana, che poi coincide con la stessa figura fisica del Presidente della Regione Vincenzo De Luca, e cioé la fusione in una sola Azienda dei due maggiori Ospedali del territorio provinciale, cioè il “Rummo” di Benevento e il “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti: ed è stato ovviamente questo l’argomento principe della discussione in Assemblea. Determinati i 4 parlamentari sanniti  presenti quest’oggi all’Assemblea nell’affrontare la questione e sottolineano di cercare risposte a delle incogruenze all’atto di De Luca come ha affermato la neo eletta Angela Ianaro. Le perplessità restano.  Il rischio  che si possa perdere  una sanità di qualità per il Rummo e il De Liguori è molto elevato.  A rompere il ghiaccio Vittorio Giangregorio del Meetup sannita: “La nostra sanità non può passare da libro dei sogni ad incubo .Il polo oncologico avrà un investimento notevole. Si riuscirà a farlo”.

L’altra componente del Meetup sannita Gabriella Aversano ha attaccato: “Perchè depotenziare in questa maniera il Rummo facendo perdere il suo ruolo guida?”.

Presente anche il segretario generale della Fials di Benevento, Mario Ciarlo che ha attaccato De Luca:  “Sono stati sottratti  delle eccellenze  nel Rummo. Un reparto di neurochirugia trasferito a Sant’Agata e non si può accettare”

Ciarlo  ha poi snocciolato alcuni dati preoccupanti: “La città di Benevento perderà 368 posti letto in meno. Si sta per cancellare un ‘eccellenza sanitaria nel sud Italia. Il Dea di secondo livello sarà perso. Occorreva potenziare i due nosocomi”.

Infine ha detto: ”  L’atto è illegittimo . Occorre togliere a De Luca la sanità“.  Più cauto e attendista il presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento Giovanni Ianniello: “Non è ancora nulla di deciso. In Regione ci sono 7 Dea di 2 livello e un altro sicuramente sarà effettuato a Ponticelli  all’Ospedale del Mare. Ne resteranno due . Non è mica detto che il Sannio resterà scoperto”.

Ma Ianniello ha ammonito: “ Non sono tutte rose. Ci sono numerose spine. Il nostro Ospedale è in sofferenza  perchè ci sono numerosi precari, e un parco tecnologico obsoleto. L’Azienda deve essere resa appetibile. Noi siamo preoccupati per un’assenza di cronoprogramma”.

Ha parlato anche Luigi Abbate presidente della Gesesa ma in veste di medico di famiglia  che ha rimarcato tutte le difficoltà che vive la sanità sannita per avere una equa dignità per il cittadino  

Poi l’attacco dei quattro parlamentari  sanniti. Angela Ianaro: “Il progetto sanità è in disfacimento . Il presidente De Luca ha confermato come  attui una politica schizzofrenica e  vuole atti incrogruenti”

La senatrice Danila de Lucia ha attaccato l’attuale dirigenza del Rummo: ” Questa Dirigenza  non è mai scesa al Pronto Soccorso. Poteva almeno  accertarsi  della situazione al collasso che vive il Pronto Soccorso” 

Inoltre la neo senatrice  ha rimarcato come il Sannio sia la provincia in Campania più anziana : “Non è possibile depotenziare il Rummo. Occorre un provvedimento diverso”. Infine la de Lucia ha rimarcato come occorre attendere  che i Ministeri  approvino il decreto regionale per poi attuare contromisure adeguate. L’altro esponente grillino Pasquale Maglione ha rimarcato: “Occorre che il Sannio sia salvaguardato per una tutela territoriale e non per altro”. Infine Sabrina Ricciardi  altra eletta in Parlamento  ha sottolineato come la politica debba uscire dalla sanità