- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

L’indiscrezione circola con insistenza da giorni. ‘Liberi e Uguali’, la nuova soggettività politica guidata da Pietro Grasso e sorta alla sinistra del Partito Democratico (proprio ieri a Benevento si è tenuta una iniziativa con Enrico Rossi) potrebbe contare sul sostegno di Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio e consigliere provinciale.

Intendiamoci: per il momento nessuna adesione è stata formalizzata. Ma l’interesse c’è. E se da un lato Pepe assicura di non aver ancora parlato con nessuno, smentendo i rumors che raccontano di diversi incontri già avvenuti, dall’altro conferma di guardare “con simpatia” al movimento guidato dal presidente del Senato: “Grasso rappresenta una sintesi interessante tra culture, storie politiche e sensibilità a me vicine”.

Una vicinanza che non deve sorprendere più di tanto. Il momento del voto si avvicina. E dunque pure l’ora delle scelte. E il campo delle opportunità non offre margini di manovra ampi. Dato che sembra presente nelle riflessioni di Mario Pepe: “La mia storia politica è fatta di scelte coerenti. Altrimenti oggi sarei ancora in Parlamento, considerate le offerte che mi sono giunte nel corso degli anni da partiti estranei ai miei valori e che ho sempre rifiutato. In linea con questo percorso, dunque, in questo momento, escludendo Grasso, davanti a me c’è il vuoto, visto che dal Partito Democratico, di cui pure sono stato segretario provinciale, ho preso le distanze da quando si è piegato alla logica del capo, una cultura che non mi appartiene”.

Invece, nei sostantivi scelti da Grasso, Pepe non fa fatica a riconoscersi. “Libero lo sono sempre stato. Nell’accezione di libertà che era di Benedetto Croce. E anche l’uguaglianza è parte delle mie radici popolari e operaistiche. Ideali che non ho mai rinnegato”. E che gli consentirebbero, nel caso, di sentirsi a proprio agio anche in una formazione che gli operatori politici catalogano a sinistra: “La dicotomia destra-sinistra per come l’abbiamo vissuta negli anni non esiste più. Come non esiste più la sinistra post-illuminista. Che poi la mia provenienza dalla sinistra di base della Dc è cosa nota. Sindaco per la prima volta nel 1973 a San Giorgio del Sannio, potevo contare sul sostegno esterno del Partito Comunista Italiana e sul contributo dei socialisti. E comunque, sono diversi gli esponenti popolari che hanno già aderito alla formazione di Grasso”.

Ma io, ribadisco – conclude Mario Pepe – non ho ancora sposato alcuna causa. Diciamo che assieme ad alcuni amici stiamo riflettendo”.