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Si chiama ‘Potere al Popolo’. Un movimento che si propone l’obiettivo di mettere assieme la galassia antagonista e sfidare le forze politiche tradizionali. Nel mirino ci sono le prossime elezioni di primavera.  Competizione da affrontare con una lista unica “che finalmente parte dal basso, dai territori, dai movimenti, dalle lotte di chi in questi anni di jobs act e diritti messi in svendita non si arrende, una lista per dare parola a tanti giovani, precari, che per troppo tempo sono stati esclusi dalla politica istituzionale e adesso prendono parola”.

Una sfida avviata il 18 novembre con una prima assemblea al Teatro Italia di Roma e rilanciata domenica scorsa, sempre dalla capitale. Più di mille le persone presenti all’Ambra Jovinelli. Tra questi anche alcuni beneventani. Il Sannio ha accettato la sfida. Un primo incontro informale si è tenuto martedì e il via alle danze è stato dato dalla creazione di una pagina facebook. La rete per creare una rete tra tutte quelle energie che si muovono a sinistra del Pd ma anche del tentativo messo in atto da Grasso, D’Alema, Bersani, Civati, Fratoianni ecc.

Il Sannio – si legge –  accetta la sfida e propone un’alternativa a chi continua a fomentare guerre tra poveri, a chi vuole farci credere che il problema siano i migranti e non i tagli alle politiche sociali, a chi sta poco a poco spopolando la nostra terra, costringendo molti di noi a fare le valigie, a chi sta vendendo la nostra terra ai signori dell’eolico”. 

Che poi tutto ha avuto inizio proprio in Campania, con la chiamata alle armi del centro sociale occupato Ex OPG – Je’ so Pazzo di Napoli. Diverse le realtà che tra il casertano e il salernitano hanno colto l’appello fuori dagli schemi per un progetto politico comune. Ma è in tutta Italia – anche e soprattutto attraverso il tam tam della rete – che sono cominciate a sorgere iniziative, riunioni, assemblee. Fino all’appuntamento romano di pochi giorni fa.

Dal Sannio è giunto un primo segnale di adesione. Vedremo quanto la pianta dell’antagonismo attecchirà in una terra solitamente ostile ai cambiamenti.

Di Aemme