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Questo pomeriggio la Prefettura di Benevento ha deciso di chiudere il CAS “Terranostra” di Dugenta. L’operazione, coordinata dal questore ed eseguita da Polizia di Stato e Carabinieri è avvenuta dopo diverse segnalazioni che riferivano di condizioni di vivibilità precarie e dopo le varie le proteste degli ospiti del centro.

Inoltre, il titolare del CAS, il napoletano 36enne Aniello Esposito, nei giorni scorsi era finito nel mirino della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro insieme ad altre 168 persone, nell’ambito dell’operazione “Stige” contro la cosca di Cirò Marina: Farao – Marincola. Per l’uomo le accuse sono concorso esterno in associazione mafiosa e concorso in peculato per la gestione e amministrazione di un centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati. La Polizia e i Carabinieri hanno così supportato la Prefettura nell’operazione di chiusura e spostamento dei migranti ospiti nel CAS di Dugenta. Dalle indagini pare che l’Esposito, gestisse anche altri due CAS, uno in provincia di Napoli e l’altro nel crotonese.