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Benevento – Una notte che ricorderà per tutta la vita a causa di una brutale aggressione. La paura, l’angoscia e il ritorno graduale alla vita di sempre. Roberto Azzurro il 4 agosto 2017 ha rischiato di morire, assalito con vari colpi alla testa scagliati con una pietra e diverse coltellate alla gola e all’addome. L’uomo accusato del gesto è Paulo Francisco da Silva. Oggi si è tenuta la prima udienza del processo, celebrato con rito abbreviato dinanzi al giudice dott.ssa Loredana Camerlengo. Il rito abbreviato è stato chiesto dalla difesa dopo la proposta di giudizio immediato della Procura. Lo scorso 11 marzo l’attore  in un’ intervista rilasciata ad Anteprima 24, senza troppi giri di parole, aveva raccontato la sua versione dei fatti e le sensazioni provate nel tornare a Benevento alcuni mesi dopo l’episodio. A distanza di poco più di un mese il discorso si è spostato in tribunale. 

Stamattina il giudice Camerlengo ha confermato la decisione di ammettere il rito abbreviato condizionato  dalla perizia psichiatrica. Il Pm Roberta Saccone si è opposto e ora il giudice dovrà vagliare se l’imputato, difeso dall’avvocato Antonio Bruno Romano, fosse capace o meno di intendere e di volere al momento dell’aggressione.

Saranno così nominati quattro  consulenti di parte: uno per la parte offesa, uno per l’imputato, uno dal pubblico ministero e uno del giudice.

Dunque udienza rinviata al 17 maggio data in cui i consulenti risponderanno ai quesiti, presentando le relazioni sulla perizia. Il difensore di Roberto Azzurro, avv.Silvestri, ha sottolineato come l’ammissibilità della perizia possa essere volta ad escludere un’incapacità di intendere e di volere dell’imputato a tutela anche della parte offesa.