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Verona – La scorsa settimana l’incursione di Mediaset Premium in casa Verona aveva permesso di ascoltare le voce di Pecchia, Ferrari e Cerci. Oggi, invece, tocca al brasiliano naturalizzato italiano Romulo esprimersi attraverso le colonne de La Gazzetta dello Sport. L’ex Juventus è partito dalla prestazione di Torino, dove l’Hellas ha strappato all’ultimo respiro un prezioso pareggio: “Penso che il pari contro il Torino può essere stato la svolta, abbiamo raddrizzato una partita persa, segnando due gol in pochi minuti. Come mai un inizio così faticoso? La squadra è cambiata molto, doveva adattarsi alla nuova categoria. E poi il calendario“. Un calendario che metterà i gialloblu davanti a un vero e proprio scontro salvezza con il Benevento: “È qualcosa che assomiglia molto a uno spareggio. Tra l’altro ai campani ho segnato un gol in febbraio nel finale di partita ormai persa“. Le due squadre sono infatti salite a braccetto dalla serie B e adesso si troveranno faccia a faccia sul palcoscenico più importante. “Cosa è cambiato nel Verona dalla Serie B ad oggi? Il modulo è lo stesso: 4-3-3 e se necessario Pecchia passa a due linee a 4. Io posso stare un po’ ovunque: da terzino in su ma ora spero di giocare mezz’ala destra, la posizione che preferisco“. L’importante sarà dare sempre il massimo per evitare di rivivere l’amarezza della retrocessione: “Non riesco a fare paragoni con quella stagione perché sono rimasto fermo diversi mesi per colpa della pubalgia e dell’intervento. Stavo fuori e soffrivo il doppio. Più facile che l’itala vada al Mondiale o che il Verona si salvi? Ce la faranno tutte e due, anche se non è semplice”.