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Mister Santo Mazzullo si gode i trenta gradi della sua Catania. Qui in Campania lo ricordiamo infreddolito ed incappucciato in panchina, abile a scaldarsi ed “infuocarsi” a colpi di richiami ai suoi ragazzi. E’ un passionale l’ex tecnico del Serino, per questo ama il calcio campano e vorrebbe tornarci: “L’esperienza nel campionato di Promozione campana – ha esordito Mazzullo – è stata davvero bellissima, perchè qui si gioca il calcio che piace a me. Ho allenato, durante la mia carriera tra le altre, l’Isernia, l’Orlandina, il Sansovino ed il Città di Castello, tutti campionati di categoria superiore, ma non ho mai trovato organizzazione, calore umano e numero di presenze sugli spalti, così nutrito e tangibile. Me lo dicevano tutti e lo notai già quando con l’Orlandina giocai in serie D a Ponte contro il Torrecuso e trovai un ambiente meraviglioso”.

L’esperienza di Serino è stata assolutamente positiva ma si è conclusa anzitempo: “Quando ho accettato Serino avrei dovuto coordinare l’Academy e fare una selezione di atleti per comporre la rosa. Poi, dopo i primi 4 ko in campionato, mi è stata affidata la guida tecnica e devo dire che in termini di risultati è andata più che bene. Siamo cresciuti, abbiamo recuperato terreno e abbiamo anche inanellato 5 vittorie di fila con 15 reti fatte e 0 subite: ricordo ancora lo 0 a 3 sul campo del Paolisi quando uscimmo tra gli applausi di tutto il pubblico presente, è forse questo il ricordo più bello. Poi il mercato non ci ha dato probabilmente qualche elemento di esperienza che serviva in quei momenti (avevo chiesto Fusco del Ponte o Scippa del Grotta) e la squadra è calata un pò. Poi sono arrivati dei malintesi all’interno dello spogliatoio e, con quattro punti da recuperare dai playoff, le strade si sono consensualmente separate. Ma ringrazio la società per non avermi fatto mai mancare nulla e avermi dato questa possibilità”.

Il campionato volge al termine, un pronostico sui possibili verdetti: “Credo – ha concluso Mazzullo – che il San Tommaso abbia meritatamente vinto il campionato, ma sono certo che il Grotta è favorita per fargli compagnia, nonostante qualche defezione delle ultime settimane. In basso mi stuzzica molto la sfida play-out dove sarà fondamentale per il Ponte ’98 confermare il fattore campo, perchè il Carotenuto è squadra che si è rinforzata molto ed è una pericolosa mina vagante. Ponte è un bellissimo ambiente, con un bellissimo impianto dove secondo me si può fare calcio per bene”.