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Non so di cosa si parli. In giunta non è arrivata neanche la bozza della convenzione predisposta dagli uffici e non ne conosco gli elementi. Peraltro, la convenzione deve essere approvata dal Consiglio comunale”.

Clemente Mastella risponde così al polverone di polemiche sollevato dalla pubblicazione, da parte ed ‘Il SannioQuotidiano’, della bozza del testo che regolerà per il prossimo futuro i rapporti tra il Comune e la società Benevento Calcio.

Quello che so – prosegue il sindaco – è che mi sono preso delle responsabilità personali che non mi toccavano, esponendomi pure dinanzi alla Corte dei conti, sottoscrivendo la proroga per un anno dell’affidamento dello stadio, quando nessun dirigente voleva farlo”.

Sul merito della polemica, comunque, Mastella qualcosa pure la dice: “Dove gli stadi sono di proprietà del Comune, vedi i casi di Napoli, Firenze, Milano e Bologna, le convenzioni prevedono una quota di biglietti per le istituzioni. Per quanto mi riguarda, se il Consiglio lo vorrà, sono per destinare questi biglietti alle associazioni che si occupano di ragazzi disagiati e di anziani”.

In base a quanto fornitoci da palazzo Mosti, le società di Fiorentina, Inter, Milan e Napoli assicurano ai comuni una quota di biglietti omaggio pari al 5% della capienza complessiva. Ed è utilizzando questa proporzione che per Benevento sarebbe emersa la quota di 70 biglietti.

Le stesse società, però, pagherebbero un canone annuo superiore a quello corrisposto dal Benevento Calcio all’ente di via Annunziata.

La Fiorentina, ad esempio, con uno stadio che può contenere il triplo degli spettatori del Vigorito, paga 900mila euro. Seguendo questa proporzione, il canone per la società giallorossa dovrebbe ammontare a 300mila euro. Discorso analogo se andiamo ad analizzare i dati di Napoli e Milano.

Il Benevento, come noto, ne paga 20mila, così come previsto da una convenzione stipulata circa 10 anni fa. Cifra che non cambierà neanche in Serie A, considerato che la proroga non può modificarl, nonostante i circa 30milioni di euro di incasso garantiti dal salto nella massima categoria. Inoltre, il Comune rivendica il pagamento per 120mila euro l’anno di utenze che spetterebbero alla società Benevento. E questo in virtù di volture mai effettuate.

In conclusione, per Mastella si tratta “di una polemica senza né capo né coda. Montata su un testo che non è mai stato valutato. Difendo, però, con forza, la dignità del Comune cha ha fatto e sta facendo la sua parte, anche in condizioni difficili. Inoltre, ci siamo dichiarati disponibili a riconoscere l’entità dei lavori svolti dalla società in passato purché rendicontati”.

“A ciascuno il suo – prosegue la fascia tricolore. Alla società spetta il rafforzamento della squadra e a noi contribuire ai lavori dello stadio per quanto ci compete”.

Infine, un post scriptum: “Ho scoperto di essere tra i pochi sindaci, se non l’unico, a pagare l’abbonamento nello stadio proprietà del Comune. L’ho fatto lo scorso anno e lo avrei fatto ancora: è stato il presidente Vigorito a dirmi che non era opportuno”.

 “Forza Benevento, – la conclusione di Clemente Mastella – il resto è noia”.