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Soltanto un anno fa, per il Benevento, la Tim Cup rappresentava la finestra dalla quale scrutare l’orizzonte dei sogni. La Strega vi si affacciava e immaginava viaggi di un certo prestigio, talvolta riuscendo nell’intento di compierli. Sono ancora freschi i ricordi di Marassi – agosto 2013 – quando quella che era una “grande” dell’allora Lega Pro fece la sua apparizione in uno dei migliori palcoscenici del calcio italiano. Un giovane Gabbiadini ne sentenziò la sconfitta, ma gli applausi del pubblico della Sampdoria valsero qualcosa in più di una qualificazione al quarto turno. Prima ancora era stata la Lazio, nell’estate 2008, a infrangere le speranze dei giallorossi. Fu una notte disgraziata non solo per il risultato (5-1) ma anche per la tibia e il perone di Felice Evacuo.

Sono lontani, dunque, quei tempi. Il Benevento in un battito di ciglia si è ritrovato in serie A, la finestra è diventata di colpo un terrazzo e l’orizzonte si è spostato un po’ più in là. I giallorossi entreranno in gioco dal terzo turno preliminare, il prossimo 12 agosto, e con una vittoria potrebbero conquistarsi il quarto turno da giocare alla Dacia Arena di Udine, altro grande palcoscenico. Per non parlare degli ottavi, che vedrebbero Baroni e i suoi ragazzi protagonisti al San Paolo contro il Napoli di Sarri. Spingersi troppo oltre non è un gesto concepibile, ma casi specifici come questo lasciano intendere che nel tempo tante cose sono cambiate. Mai i giallorossi si sono spinti più in là del terzo turno, e questa potrebbe essere la volta buona. Per farlo dovranno battere una tra Gubbio, Perugia e Monterosi, squadra di un comune che conta poco più di quattromila abitanti, alle porte di Roma. Una di queste tre arriverà a giocarsi il pass con Lucioni e compagni che nella circostanza saranno alla loro prima uscita stagionale. 

Quello tra Benevento e Napoli, tuttavia, non sarebbe l’unico derby campano proposto dal calendario. Nella parte destra del tabellone altre due  squadre hanno la facoltà di incrociarsi. La Casertana giocherà contro il Matera e in caso di vittoria affronterebbe l’Avellino al secondo turno. Paganese e Salernitana potrebbero invece trovarsi solo nella remota possibilità del raggiungimento comune del quarto turno. Gli azzurrostellati al primo turno incontreranno il Trapani, mentre alla Salernitana nel secondo turno toccherà affrontare una tra Alessandria e Cosenza. La Juve Stabia, infine, si giocherà le sue carte con il Bassano e vincendo sfiderebbe l’Ascoli. Difficilmente, finché ci sarà questa formula, la coppa sarà in grado di sovvertire le gerarchie che dominano il calcio italiano, ma ogni estate il copione si ripete. La finale dell’Olimpico è per pochi eletti, ma ad agosto fanno tutti parte di un unico quadro. E tutti, nel loro piccolo, possono giocare per conquistarla.