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Benevento – La Chiesa di Guardia Sanframondi intende farne lo strumento di divulgazione e promozione dei Riti Settennali nel mondo. Il documentario dal titolo “Sette anni di attesa – La festa di penitenza di Guardia Sanframondi” realizzato dal regista beneventano Valerio Vestoso si distingue dagli altri lavori perché non si è posto l’obiettivo di raccontare l’evento in sé, ma l’attesa lunga e profonda (in tutti i sensi) che accompagna la comunità tra una ricorrenza e l’altra.

Quest’anno dal 21 al 27 agosto Guardia sarà nuovamente popolata da turisti e fedeli, ma solo gli abitanti del posto riusciranno a cogliere l’essenza di ciò che si nasconde dietro sette giorni di grande fermento. Alle spalle, appunto, ci sono sette anni raccontati da Vestoso “seguendo un ritmo di produzione più lento rispetto al solito”, come ammette lui stesso, ospite per l’occasione della redazione di Anteprima 24. “Era importante che io mi mettessi da parte senza esibire alcun virtuosismo. Andare a Guardia quando non c’era nessuno, ma solo le persone del luogo con la loro spiritualità e le loro emozioni è stato il modo migliore per dar loro modo di trasmettere cosa significhi una ricorrenza simile. Ogni volta che parlavano dei riti si commuovevano. Inizialmente pensavo fosse una cosa personale, ma poi mi sono reso conto che tutti i protagonisti facevano lo stesso, sintomo che c’è qualcosa di davvero intenso che li unisce intorno a un evento di questo genere e di questa portata”.

Il documentario, che dura 48 minuti e sarà presentato ufficialmente a Guardia Sanframondi domani (22 luglio), è stato prodotto dal Centro Studi Sociali Bachelet ONLUS e dalla Rettoria della Basilica Santuario dell’Assunta di Guardia Sanframondi. Sarà accompagnato da un libretto esplicativo di oltre 80 pagine che racchiudono prevalentemente immagini. Un lavoro completo per esportare ovunque una tradizione religiosa ormai consolidata. “Questo tra l’altro – aggiunge Vestoso – è il primo anno dai connotati “social” per i Riti Settennali. Aumenteranno le riprese con smartphone e di conseguenza anche le condivisioni su facebook e altri network. Sarà interessante esaminare anche questo fattore”.