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Casal di Principe (Ce) – “Oggi è giornata di grande commozione perché ricordo bene quando 24 anni fu ucciso mio fratello. Peppe ha dato la via per gli altri, e l’unica cosa che ancora ci conforta è che il suo sacrificio non è avvenuto invano perché tanti hanno proseguito il percorso da lui tracciato”. E’ emozionata Marisa Diana, sorella di Don Peppe Diana; anche quest’anno è presente con il fratello Emilio alla commemorazione del delitto del sacerdote che senza paura esortava i suoi concittadini a ribellarsi alla violenza e all’arroganza mafiose.

Una giornata diversa dalle altre, senza cortei o eventi di piazza, e con pochi riflettori accesi, ma comunque piena di pathos e di temi di cui discutere e di qualche bilancio da tracciare. “Proprio questa è l’eredità di mio fratello – dice Marisa – oggi si può parlare tranquillamente dei fenomeni mafiosi, prima era tabù. Peppe amava così tanto il suo popolo che non ha taciuto (chiaro riferimento al testo scritto da don Peppe in cui condannava i clan), ha lasciato un segno indelebile nel cuore delle persone, che hanno continuato in suo nome a realizzare percorsi per raggiungere obiettivi di pace e verità”.