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E’ una lettera di aiuto quella inviata oggi  alla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ed al Sottosegretario di Stato con delega all’edilizia scolastica Vito De Filippo a firma del Comitato Spontaneo dei genitori studenti e docenti dell’Istututo Tecnico Buonarroti di Caserta. Una richiesta di intervento urgente a garanzia di un diritto negato, quello allo studio. Una lettera ufficiale accorata che spiega nei dettagli cosa sta succedendo a Caserta dove il dissesto finanziario della Provincia, Ente preposto alla manutenzione di tutte le scuole superiori casertane compreso il Buonarroti, si è dichiarato nell’impossibilità provvedervi.

Ma mentre tutte le scuole provinciali di Caserta hanno trovato il modo di riaprire, per il Buonarroti nessuna soluzione si profila all’orizzonte. I lavori di consolidamento strutturale al  Buonarroti, infatti, erano iniziati nel gennaio scorso per poi interrompersi perché sprovvisti della necessaria autorizzazione del Genio Civile, e ad oggi ancora fermi mentre l’istituto è stato posto sotto sequestro da parte della magistratura a maggio scorso. Un’incertezza che non lascia ben sperare sul termine di conclusione delle opere, previsto dalle istituzioni per la fine di gennaio 2018.

E mentre i 700 studenti dell’Istituto Tecnico casertano oggi hanno accettato loro malgrado di riprendere le lezioni negli unici tre Istituti provinciali resisi disponibili ad accoglierli, ossia il Diaz, l’Itis Giordani e la succursale del Liceo Artistico, per un totale di 33 aule in tutto, il Comitato Spontaneo  dei genitori, studenti, e docenti Buonarroti  ha scritto al Ministro e al Sottosegretario di Stato per chiederne l’intervento e, se possibile,” di reperire dal proprio bilancio quei pochi fondi necessari per locare da privati le aule essenziali affinché tutti gli studenti del Buonarroti possano svolgere le lezioni in orario antimeridiano”.

“Riteniamo di essere di fronte ad una emergenza democratica – scrive nella lettera il Comitato Spontaneo dei genitori studenti e docenti del Buonarroti – perché si sta violando un principio della Carta costituzionale qual è il diritto allo studio.  Ci sentiamo pertanto costretti a chiedere al MIUR di intervenire direttamente in questa vicenda.

Qualora la strada dell’individuazione di aule libere presso altri Istituti non fosse praticabile, invitiamo il Ministero a farsi carico di reperire dal proprio bilancio quei pochi fondi necessari per locare da privati le aule essenziali affinché tutti gli studenti del Buonarroti possano svolgere le lezioni in orario antimeridiano.


Signora Ministra, Signor Sottosegretario vi invitiamo a sollecitare la convocazione urgente di un tavolo tecnico presso la Prefettura di Caserta al quale, con spirito collaborativo e propositivo, come Comitato genitori, docenti e studenti, intendiamo portare alcune nostre proposte al fine di addivenire ad una rapida e condivisibile risoluzione della problematica relativa all’inizio dell’anno scolastico.

Ritrovarsi di fronte alle porte chiuse della propria scuola e non sapere nulla sul proprio immediato futuro, mentre per tutti gli altri studenti riprendono le attività del nuovo anno scolastico, significa subire un atto di violenza ed una ferita alla propria dignità di cittadini, tanto più grave se si tratta di adolescenti.


A Caserta, da maggio scorso e per diversi mesi si è assistito ad un teatrino di presunte aperture e chiusure delle scuole superiori casertane per l’agibilità. Oggi, 25 settembre, funzionano tutte regolarmente, tranne una: l’ITS “Buonarroti”. Dal 9 Maggio, la scuola è chiusa su richiesta della Magistratura per la mancanza di lavori urgenti e messa in sicurezza dell’edificio. Si parlava di opere subitanee e veloci e di una normale riapertura per il nuovo anno scolastico.
Nell’emergenza del momento, a maggio, Dirigente, alunni e genitori hanno accettato l’alternativa di una scuola pomeridiana, locata preso altri istituti che svolgevano le loro azione in orario antimeridiano. Caricatisi di disagi enormi, perché l’utenza del “Buonarroti” è per i tre quarti provinciale ed extra, l’esperienza è stata subìta per permettere agli alunni di concludere l’anno in attesa dei lavori promessi. Ad oggi, tutto tace, i lavori non sono neppure iniziati ed il giorno 14/9/17 la Dirigente è stata informata che avrebbe potuto inaugurare l’anno scolastico della sua scuola su altri tre istituti ed in orario pomeridiano.
Tutto ciò ha creato panico e dolore nelle famiglie e negli studenti che vedono leso il loro diritto allo studio. Insieme, anche ai docenti, hanno creato un movimento per dare eco al loro grido di dolore: per molti di essi non ci sono treni o pullman in orario pomeridiano e le famiglie non possono ottemperare a tale servizio. Laddove anche ci fossero i mezzi, gli orari recherebbero grave disagio ai giovani, linfa nuova del nostro paese, perché non avrebbero più alcuna forma di vita sociale oltre quella scolastica.
Questa la giornata tipo che si prospetta per un alunno del Buonarroti, forse per un intero anno scolastico: alle 14.20, quando entrerà in classe, dopo aver preparato la sua lezione in mattinata ed aver sostenuto un viaggio, dai 30 ai 60 minuti, sarà già stanco. Purtroppo, gli si chiedono altre cinque ore di lezione, ridotte e frontali per la mancanza di laboratori, mentre dai vetri assisterà all’imbrunire della sera. Alle 18.30, al suono dell’ultima campanella, dovrà fare una corsa verso la stazione per un treno o un pullman, essendo le scuole dislocate ben lontane da questa; ed infine, finalmente giunto nel suo paese o frazione di esso, camminare per circa un altro chilometro, a piedi, per esclamare, alle 20.00: “Finalmente, sono a casa!”. Molti, non hanno neanche la possibilità del treno o un pullman per il ritorno, e nessun genitore può, ogni sera, venire a Caserta per riprenderlo.
Ci siamo rivolti a tutte le Istituzioni locali: Prefettura, Provincia, Comune, USR, USP, per chiedere, nelle more dell’inizio e della conclusione dei lavori, di individuare locali idonei presso strutture pubbliche o private che consentissero agli studenti di svolgere le loro attività didattiche in orario antimeridiano. Ad oggi nessuna risposta concreta è arrivata se non promesse da Enti come Comune e Provincia che oltretutto sono in dissesto finanziario. Riteniamo di essere di fronte ad una emergenza democratica perché si sta violando un principio della Carta costituzionale qual è il diritto allo studio.

Ci sentiamo pertanto costretti a chiedere al MIUR di intervenire direttamente in questa vicenda.

Qualora la strada dell’individuazione di aule libere presso altri Istituti non fosse praticabile, invitiamo il Ministero a farsi carico di reperire dal proprio bilancio quei pochi fondi necessari per locare da privati le aule essenziali affinché tutti gli studenti del Buonarroti possano svolgere le lezioni in orario antimeridiano.

Signora Ministra, Signor Sottosegretario vi invitiamo a sollecitare la convocazione urgente di un tavolo tecnico presso la Prefettura di Caserta al quale, con spirito collaborativo e propositivo, come Comitato genitori, docenti e studenti, intendiamo portare alcune nostre proposte al fine di addivenire ad una rapida e condivisibile risoluzione della problematica relativa all’inizio dell’anno scolastico”.