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Caserta – “Il popolo che sceglie ha sempre ragione. Vediamo cosa accadrà, ma sono i risultati della democrazia ed è giusto che sia così”. E’ quanto ha dichiarato ai cronisti il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, giunto a Caserta, al complesso borbonico del Belvedere, per partecipare all’evento “Ti leggo: viaggio con Treccani nelle forme della lettura – Legalità e Corruzione”, organizzato da Treccani Cultura in collaborazione con il Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta e con il patrocinio del Comune di Caserta. “Non spetta a me giudicare l’esito delle elezioni – prosegue Cantone – ho sempre fiducia nel valore della democrazia”. Cantone ha anche espresso soddisfazione per il suo intervento all’evento della Treccani. “I ragazzi devono provare a capire quali sono i problemi attuali, come quelli connessi alla corruzione, che possono sembrare problemi di ‘grandi’, ma invece chi paga sono soprattutto i ragazzi perché la corruzione mette in discussione il loro futuro; per cui provarne a parlare con loro è indispensabile”.

Ermetico all’arrivo, Cantone si scioglie quando si trova di fronte alla platea di decine di studenti intervenuti all’evento delle Treccani, cui ha preso parte l’ex ministro dei Beni Culturali Massimo Bray. Il presidente Anac approfondisce il senso dell’esito di questa tornata elettorale. “Il voto dato all’opposizione – dice – è soprattutto un voto che viene dal Sud, e ciò deve far pensare, perché si tratta di un segnale che i cittadini meridionali vogliono mandare al Paese, che spesso ha pensato al Sud come un luogo di cui ricordarsi solo in campagna elettorale o per portare qualche mancia”.

“Il Sud – prosegue Cantone ha fatto sentire con forza l’idea di essere stato abbandonato. Io, per esempio, appartengo ad un collegio – quello comprendente Giugliano in Campania, suo comune di residenza –  con il più alto numero di giovani d’Italia, in cui però si registra anche la più alta propensione dei giovani ad andar via; Giugliano è la città delle grande grandi opportunità ma è stato distrutto anche dalla politica e dalla camorra. Giugliano è un luogo in cui ha passato gli ultimi anni della sua vita Scipione l’Africano, c’è anche un luogo che lò ricorda ma nessuno lo conosce. Non è un caso che le percentuali più alte di questo voto di pancia arrivino proprio da Giugliano”.