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E’ iniziato regolarmente l’anno scolastico per gli oltre 50mila alunni di 91 dei 93 istituti superiori del Casertano, la cui riapertura, nonostante i problemi strutturali e la carenza delle certificazioni di sicurezza legata ai problemi finanziari della Provincia, Ente in dissesto, è stata decisa appena il 7 settembre scorso al termine di un vertice in prefettura. Solo due istituti resteranno chiusi per problemi strutturali, ovvero l’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta, da mesi sotto sequestro da parte della magistratura, e la succursale del Liceo Classico Cirillo di Aversa. Per i circa 200 ragazzi del liceo aversano l’anno è comunque iniziato regolarmente, ma nella sede centrale di via Corcione, dove la frequenza sarà a a rotazione; oggi sono infatti entrati gli alunni delle prime due classi,domani entrerà il resto degli studenti. Diversa e più grave la situazione per i circa 700 alunni del Buonarroti; stamattina i tecnici della provincia hanno effettuato un sopralluogo nei locali della Scuola Allievi dell’Aeronautica Militare ubicata a fianco alla Reggia di Caserta e nella sede distaccata del Liceo Artistico che sorge nell’area periferica Saint Gobain. La soluzione sarà comunicata al termine del vertice in prefettura attualmente in corso. “Che il Buonarroti avesse problemi strutturali gravi che ne impedivano l’apertura si sapeva da maggio, dalla fine dello scorso anno scolastico – denuncia Umberto Marzuillo, del Coordinamento Informale dei genitori degli studenti delle superiori casertane – per cui è assurdo che dopo quattro mesi non si sia ancora trovata una soluzione”. Una soluzione a breve andrà trovata anche per il riscaldamento delle scuole, visto che l’appalto sta per scadere e la Provincia non ha soldi in cassa per bandire la nuova gara, così come mesi non provvede alla manutenzione di scuole e strade. Nel frattempo sono arrivati oltre 2 milioni dalla Regione per gli interventi di messa a terra, ovvero per l’adeguamento degli impianti elettrici, mentre la Provincia ha erogato 1,3 milioni di euro per le opere di sistemazione antincendio; soldi sufficienti solo per mettere a norma temporaneamente le scuole e consentirne l’apertura, ma non per garantire la regolarità della manutenzione. Non a caso, nell’ultimo decreto emanato l’otto settembre scorso, il presidente della Provincia Lavornia ha ricordato come la manutenzione delle scuole fosse assicurata fino e non oltre al 30 settembre prossimo.