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Dopo 40 anni da oggi anche la Reggia di Caserta ha il suo catalogo delle collezioni. Una iniziativa, che colma una lacuna inspiegabile, presentata stamattina al Teatro di Corte del monumento vanvitelliano dai curatori della pubblicazione Giuseppe Oreste Graziano e Maria Carmela Masi dell’Ufficio Patrimonio Storico Artistico della reggia e dal direttore Mauro Felicori.

“Quando sono arrivato a Caserta circa 2 ani fa – ha spiegato il direttore della Reggia Felicori – ho trovato tante belle mostre fatte ma nessuna pubblicazione che riguardasse i tesori propri della Reggia. Era come avere croissant e non il pane. L’ultima pubblicazione addirittura risaliva ad oltre 40 anni fa. Abbiamo avviato quindi un percorso che oggi si arricchisce ulteriormente del primo volume dedicato ai dipinti e che, oltre a richiamare turisti, vuole mettere ordine e rendere accessibile tutto il “Bene Culturale Reggia” nella sua assoluta unicità. Quello dei cataloghi, che impiega i professionisti in organico alla Reggia,  è un lavoro magari meno visibile di altri ma di certo fondamentale per una promozione e valorizzazione che si rispetti”.

E quello presentato oggi è solo il primo di una serie di volumi che la Direzione Reggia ha in animo di pubblicare anche per quanto riguarda il Parco e il Giardino Inglese.

“Qui abbiamo tanti e ottimi critici d’arte, ma nessun botanico. Provvederemo affinchè anche il patrimonio vegetale e arboreo del nostro monumento sia facilmente leggibile. Poi passeremo alle nuove tecnologie cosicché, anche attraverso una semplice app sul  telefonino si potrà “leggere” la Reggia di Caserta. Mi piace anche pensare alla Stanza della Musica che oggi conserva carillon e rotoli di antichi spartiti e che, magari domani, suonerà”.

Il volume dedicato ai dipinti, contiene testi di Antonella Diana, Maria Carmela Masi, Vincenzo Mazzarella, Marianna Merolle e Paola Viola, fotografie di Antonio Gentile e grafica di Antonio Novelli, è stato finanziato dalla legge 77/2006 “Misure Spaciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale, posti sotto tutela dell’UNESCO”.

“Il patrimonio artistico della Reggia – spiega Giuseppe Oreste Graziano – comprende una notevole quantità di dipinti, mobili, lampade e lampadari, suppellettili, che sono pervenuti alle collezioni museali attraverso diverse forme di acquisizione come dismissioni, donazioni, acquisti, e così via. Ciò rende spesso gli ambienti di difficile lettura, creando nel visitatore più attento un senso di incertezza. Questo catalogo, così come gli altri che seguiranno, ovvierà a tutto questo”.

“Questa pubblicazione che rappresenta un primo risultato della riorganizzazione del patrimonio della Reggia dopo l’autonomia e in vista di una nuova collocazione espositiva – aggiunge Maria Carmela Masi –  risulta utile strumento anche per gli addetti ai lavori che fino ad oggi disponevano di informazioni frammentarie e immagini in bianco e nero”.