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Caserta – Il convegno di ieri sul “Cyber bullismo: conoscerlo per combatterlo” organizzato alla chiesa del “Buon Pastore” di Caserta in occasione della seconda Giornata Mondiale contro il Bullismo ed il Cyber bullismo, ha trovato nelle parole dello psicologo Roberto Malinconico almeno una considerazione su cui riflettere: il bullismo ha cambiato pelle mentre gli adulti erano distratti.

Un intervento, quello del dottore Malinconico, che si è riallacciato a quanto dichiarato dal Prefetto Ruberto e dal Questore Borrelli in termini di emergenze e strumenti di contrasto al fenomeno.

Una lotta contro un dilagante difficile da arginare soprattutto quando di fronte ci si trova il mare magnum di internet.

Il bullismo sta cambiando pelle” ha sottolineato Malinconico che ha spiegato: “Il fenomeno ha fatto segnare un prima e un dopo il dilagare di internet e dei social. E’ cambiato, infatti, il rapporto tra vittime e carnefici quando di mezzo c’è solo una tastiera e uno schermo. Questo genera l’assenza assoluta di responsabilizzazione da parte di chi mette in atto azioni di bullismo, che diventa cyber bullismo assolutamente privo di empatia con la vittima, lontano dai rischi di esposizione e dalla costatazione diretta dei danni che simili atti arrecano alle vittime. E’ una sorta di distacco dalla realtà che distanzia il bullo dalle responsabilità e dalle conseguenze del suo agire”.

A conclusione del suo intervento, lo psicologo ha rimarcato alla platea di genitori, insegnanti e giovani che affollava la Sala Moscati della parrocchia casertana: “Bisogna riconoscere che negli ultimi anni l’adulto si è distratto e oggi è chiamato a riprendere il dialogo con i giovani. Bisogna che i genitori entrino nel mondo internet  dei propri figli ed impedire che questa rete e i social siano a disposizione dei più piccoli. Anche la scuola può fare tanto educando alla relazionalità e all’utilizzo sano di questi strumenti divenuti indispensabili al nostro vivere quotidiano”.