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Caserta – Ha chiesto una somma di denaro al titolare di un negozio di frutta e verdura quale “contributo per la festa di Caserta”, ma al netto rifiuto dell’esercente ha perso il controllo reiterando a muso duro la richiesta di soldi ma come tangente per conto di un clan camorristico. Alla fine, per il 32enne Aniello Bizzarro, è scattato l’arresto, ma non per estorsione con il metodo mafioso, in quanto nessuno dei legami vantati dall’uomo con organizzazione criminali della zona è stato riscontrato. La Squadra Mobile della Questura di Caserta che ha indagato dopo la denuncia dell’esercente, ha infatti accertato che l’uomo, a gennaio di quest’anno, si era rivolto al fruttivendolo solo perché gli servivano i soldi, e aveva inventato inizialmente la scusa che la somma serviva per una fantomatica “festa di Caserta”, per poi millantare legami con clan camorristici. Bizzarro è finito agli arresti domiciliari; il provvedimento eseguito dalla Polizia di Stato è stato emesso dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone.